Raffaele Caponetto – Tristezza
Che tristezza, se fossimo soli nell’immensità dell’universo.
Che tristezza, se fossimo soli nell’immensità dell’universo.
Dipendere dal giudizio del prossimo. Essere insicuri. Aver paura di non essere accettati: fa campare malissimo. E finché non capisci che l’opinione che hai di te stesso non può dipendere dagli occhi di chi ti guarda ti farai del male.
Si esce quando piove. Senza musica. Senza ombrello. Senza forze. Senza lasciar tracce di felicità. Per puro masochismo.
Non esiste sofferenza più grande di quella che non sai descrivere.
Dietro ogni felicità vi è nascosta un’ombra di tristezza, dietro ogni tristezza c’è sempre la speranza della rinascita di una felicità.
Dentro di noi c’è sempre una voce che urla, il problema è che non sempre le persone lo sentono.
Due cose mi annientano moralmente e psicologicamente: la cattiveria gratuita e vedere che per quanto concerne la legge, non vince quello che ha ragione ma quello che ha più soldi per pagarsi una difesa adeguata. L’amore non basta, l’onestà non serve a nulla. E sta cosa mi rende infinitamente stanca e triste.