Raffaele Direnzo – Vita
Non tutto si può avere nella vita. Quello che ci viene assegnato, va vissuto fino in fondo e senza rimpianti.
Non tutto si può avere nella vita. Quello che ci viene assegnato, va vissuto fino in fondo e senza rimpianti.
Anche se si possiede l’intelligenza per le grandi elucubrazioni, bisogna stabilire fin dove l’energia può sopportare un tale atteggiamento. Entrare in un labirinto è più facile che uscirne.
Vorrei non doverci pensare, a volte vorrei sentire semplicemente quella sensazione che provo quando dormo nel sacco a pelo, guardando le stelle. Ma sinceramente mi piace anche molto starmene in casa, mi piacciono molto anche le lenzuola, profumate e pulite, la luce soffusa, il frigorifero, il forno, i tappeti, le candele e gli incensi, i miei libri, le fotografie, i piatti, le scodelle, i bicchieri, le tazzine, il latte, il caffè fatto con la moka, la doccia, la vasca da bagno, i cuscini, il computer, il suono del mio stereo, il videoregistratore, il suono del mio compleanno, il pavimento e il soffitto.L’equilibrio, le carezze, il silenzio.
Viviamo in un mondo che fa di tutto per trasformarci in esseri simili l’uno all’altro. Ma la cosa peggiore è che vogliono farti credere di essere libero.
Non smetterò mai di correre. Correre per sport. Correre per amore. Correre per un treno. Correre per un concerto. Correre per cercare un riparo dalla pioggia. Correre per abbracciare un amico/a. Correre è vita. Ed io non smetterò mai di vivere.
L’albero dai frutti d’oro risplende in una terra lontana, se cerchi di vederlo la vista si perde nell’orizzonte dei pensieri, se lo vedi è nascosto dalle paure dei sentimenti, i suoi frutti impossibili chiusi nella gabbia del cuore del tempo imprigionano la ricchezza del saper dare, gustare lo splendore dell’albero dai frutti d’oro è come aprire una porta chiusa alla realtà che si vive, cogliere i suoi frutti è scoprire il sapore di essere nei raggi illuminanti dell’amore.
Fiumi azzuri e colline praterie, dove corrono dolcissime le mie malinconie.