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Raffaella Frese – Tristezza

Spesso, rifugiati nelle nostre paure, rinunciamo allontanandoci da cose, persone, affetti, amori… che potrebbero renderci felici, sicuri che stiamo facendo la cosa giusta annulliamo il nostro cuore. Ma solo dopo un lasso di tempo “scopriamo” che solo al cuore si deve dare credito, perché solo lui sa di cosa, di chi, abbiamo bisogno!

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  • Raffaella Frese – Frasi Sagge

    Impara che non avrai una mappa da seguire, che il percorso della vita, dell’amore, dell’umiltà, della serenità, non sono segnati da bastoncini di legno, ma sono incisi da sensazioni, emozioni, e solo lungo questo percorso troverai la direzione giusta da seguire. Troverai la scia di ciò che ti fa stare bene, di ciò che ti fa sentire a casa, di ciò che ti fa sentire pieno, pieno di tutto. Non importa camminare dritto, storto, l’importante è seguire quello che hai dentro. Qualche volta penserai di aver sbagliato, quando tutti ti daranno contro, ma tu continua e ricorda; “Per il tuo cuore il giusto o sbagliato non esiste”. Esiste solo quello che senti dentro, quello che ti dona dolcezza, quello che ti rasserena, quello che ti fa superare tutto, quello che ti fa toccare con mano la bellezza dell’infinito. Ed è questo è quello che conta.

  • Anonimo – Tristezza

    È vero ci sono giorni in cui vorresti morire, svanire, non esistere più. Momenti in cui non riesci a trattenere le lacrime che scorrono cocenti rigando il tuo volto. Attimi in cui vorresti fare a pezzi la tua vita, il mondo e gridare: “non è giusto! Non potete farmi soffrire così”.Ma ricordati sarai solo nel tuo dolore, nessuno piangerà con te, nessuno ti capirà. E allora sorridi anche quando i tuoi occhi sono umidi. Ridi anche quando il tuo cuore sta piangendo. Il mondo riderà con te.

  • Monica Cannatella – Tristezza

    Gli occhi piangono perché ho visto milioni di fratelli e sorelle disperarsi perché non avevano nulla da mangiare. Ho visto troppi essere umani piangere la perdita dei loro cari, strappati da questo mondo per mano dei loro stessi simili. Troppe mamme piangere sulle bare dei loro figli. Tante, forse fin troppe donne, violentate e massacrate prima da uomini e poi da un sistema che non rende loro giustizia. Gli occhi piangono perché non trovo una giustificazione a tale cattiveria. Perché è l’unico modo che ho per dire “mi dispiace” ma nonostante questo non c’è nulla che “io” possa fare, e rimango inerte a guardare la rovina dei miei simili.