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Raffaella Frese – Tristezza

I dolori più forti, quelli più intensi, quelli che nemmeno si vedono. Quelli che nonostante noi ci mettiamo tutto l’impegno del mondo per scacciarli e non abbatterci; “ci mettono a terra” senza scampo. I dolori più forti ce li portiamo dentro e nemmeno il tempo riuscirà a cancellarli.

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  • Susan Randall – Tristezza

    Sublimo il dolore di queste lacrime che fluttuano leggere seppur pesano all’anima mia, sublimo quel dolore stringendo i pugni, quasi a voler stringere via quel malessere che non mi lascia respiro, lacrime amare, quasi d’addio a quell’ombra di un passato che mai tornerà se non vestito di ricordi, Dio mio! Fà male, non passa mi dico, non passerà mai, intanto passa il tempo, ed io resto inerme in silenzio mentre aspetto, aspetto che passi, passi il dolore di lacrime che seppur fluttuano leggere, pesano all’anima mia!

  • Raffaella Frese – Stati d’Animo

    Forse immaginavamo la nostra vita diversa. Senza rinunce, senza lacrime, senza inciampi. Felici e spensierati seduti in riva ad un lago magnifico. Ma non è così facile. La vita ha una sua logica, gira e rigira nell’assurdità di cose inaspettate. S’intrufola in assurde illusioni, manipola pensieri e parole, riapre ferite… ma una cosa la rende meravigliosa nonostante forse la volevamo diversa, “l’amore”. Quell’amore che si nasconde in tutto, nella voglia di andare avanti, di combattere, nella voglia di rialzarsi e risalire la ripida salita delle difficoltà.

  • Raffaella Frese – Stati d’Animo

    Dietro ognuno di noi ci sono paure, ci sono delusioni, ci sono inquietudini, incomprensioni, malumori, lacrime, solitudini, silenzi che neanche il tempo può placare. Dietro tutti noi ci sono storie mai raccontare, sogni ben custoditi, desideri forse mai espressi. Ognuno di noi anche il più complicato nella sua diversità, nella sua incompletezza, imperfezione è unico, è speciale. E nella sua autenticità; “semplice o artefatta” c’è una storia importante da dover e saper ascoltare!

  • Monica Martinelli – Tristezza

    Il dolore ha raggiunto il suo climax. In principio mi ha sfiorato lieve come una carezza appena donata. Lo percepivo a stento, sulle estremità del mio corpo si è diramato strisciando. In circolazione perfetta si spostava in fretta. Senza stop e limiti di precedenza tutto è più facile. Così, si è impossessato di me e privata di ogni autonomia. Ora sono solo sua schiava prostrata in silenzio in declino di vita.