Ralph Waldo Emerson – Vita
Quando l’artista ha esaurito i suoi materiali, quando la sua fantasia non dipinge più, la mente non concepisce più pensieri, e i libri gli sono di noia – gli rimane pur sempre una risorsa, vivere.
Quando l’artista ha esaurito i suoi materiali, quando la sua fantasia non dipinge più, la mente non concepisce più pensieri, e i libri gli sono di noia – gli rimane pur sempre una risorsa, vivere.
In questo fermo stare, stagnante e rassegnato, qualcosa non dovrebbe eppur si muove. Galantuomo lui, si fa chiamare, perché restituisce ciò che un giorno tolse, intanto ci consuma e fa cambiare, e ciò ch’è stato… non può più tornare.
Vivere è guardare sempre “oltre”, solo così lo troveremo e lo rinnoveremo nel nostro più profondo.
La vita è troppo lunga per passarla tutta in un posto.
Queste mani, sono le mie insieme agli arti e il resto del corpo. È strano prendere consapevolezza del nostro essere particella di questo universo, come è strano pensare alla brevità del tempo in cui ci è concesso rimanere qui con queste forme se non avessi la certezza che c’è qualcos’altro oltre questa vita, di sicuro impazzirei.
Quel che di bello c’è nella vita è sempre un segreto… Per me è stato così… Le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono i segreti, ed è lì che si va a nascondere la felicità.
Non riesco ad immaginare una persona intelligente che accetta l’idea di una vita programmata e monotona. Forse gli estrosi di questo mondo, se sono stati in grado di rimanere “uomini”, devono aver scoperto qualcosa di unico, magari persino semplice, che li ha corrotti più di un brivido di adrenalina che offre solo una vita dedita all’utilizzo del proprio genio.