Ralph Waldo Emerson – Vita
La vita non è tanto breve da non aver tempo per la cortesia.
La vita non è tanto breve da non aver tempo per la cortesia.
Ricorda Signore questi servi disobbedienti alle leggi del branco, non dimenticare il loro volto.
Sarai sempre tu a decidere, su quale sedia sedere, quale strada prendere. Quando fermarti e quando avviarti. Sarai sempre tu protagonista della tua vita, che tu la viva silenziosa, che tu la viva chiassosa. Tu unico responsabile delle tue scelte. Sarai sempre tu che sceglierai di agire, combattere, di rialzarti, di ricominciare invece di piangerti addosso. Sceglierai sempre tu anche sbagliando di andare incontro al destino. Perché sarai sempre pronto a non mollare mai.
Perché pensare oggi quel che è stato?Ieri ero consapevole dell’oggi che sarebbe stato.Non avrei mai pensato di voler rubare al tempoil suo ieri, in quest’oggi che è mio.Ma l’oggi che c’è in me è parte del tempo di ieri.
Se tra le mani hai la fiducia di qualcuno, attenzione a come le usi.
Se i genitori sapessero cosa fanno i figli quando sono fuori smetterebbero di farli.
Perché influenzare un individuo vuol dire trasfondergli la propria anima. Egli non pensa pensieri naturalmente suoi, e non arde delle proprie naturali passioni. Le sue virtù non sono una realtà, e i suoi peccati, ammesso che i peccati esistano, sono presi a prestito. Diventa l’eco della musica di qualcun altro, l’attore di una parte che non fu scritta per lui. Lo scopo della vita è lo sviluppo del proprio io. Il completo sviluppo di se stessi – ecco la ragione d’essere di ognuno di noi. Gli uomini oggi hanno paura di se stessi. Hanno dimenticato i doveri più sacri; quelli che si hanno verso di sé. Sono caritatevoli. Nutrono chi ha fame, e vestono chi è nudo. Ma il loro spirito è affamato e ignudo. La nostra razza non ha più coraggio. Forse in fondo non ne ha mai avuto. Il terrore della società, che è la base della morale; il terrore di Dio, che è il segreto della religione: questi sono i sentimenti che ci dominano. Eppure io credo che se un uomo dovesse vivere la vita pienamente e completamente, desse forma a ogni sentimento, espressione a ogni pensiero, realtà a ogni sogno, credo che il mondo si rinsanguerebbe di un così puro fiotto di gioia, che dimenticheremmo tutte le malattie del medievalesimo, e torneremmo all’ideale ellenico – e forse a qualche cosa di migliore e di più ricco dell’ideale ellenico. Ma anche il più coraggioso di noi ha paura di se stesso. Le automutilazioni del selvaggio si ritrovano tragicamente nella autorepressione che martirizza la nostra vita. Siamo puniti per quello che rifiutiamo a noi stessi. Ogni impulso che tentiamo di soffocare, germoglia nella mente, e ci intossica. Il corpo pecca una volta, ed il peccato è finito, perché l’azione è un modo di purificazione. Non rimane che il ricordo del piacere, o la voluttà di un rimpianto. L’unico modo di liberarsi da una tentazione è cederle. Resistete, e vedrete la vostra anima intristire nel desiderio di ciò che s’è inibito, di ciò che le sue leggi mostruose hanno reso mostruoso e illegale. Dicono che i grandi eventi dell’umanità si svolgono nello spirito. Ed è nello spirito, solo nello spirito, che si commettono i grandi peccati dell’umanità.