Raniero Cappelli – Sogno
Si diviene reali, quando acquisiamo concretezza nei sogni altrui.
Si diviene reali, quando acquisiamo concretezza nei sogni altrui.
Non è vero che la vita non può essere un film. In alcuni momenti può diventarlo. Basta un po’ di coraggio, un po’ di tenerezza e dei piccoli gesti capaci di rendere qualunque occasione una favola ad occhi aperti.
Sogno: farsi strada fra l’ovatta e la nebbia, con la sicurezza di non sbagliare mai sentiero (deviazioni ammesse).
Sono entrati i sogni! La sabbia è “cristallino” e traducendo l’ogni splende silice al mattino! Microprocessore indovino!
Sui tetti di La Spezia si erano affollaticome colombe a frotte la gentedel paese. Aspettavano attenti che il cieloall’improvviso lasciasse trasparire, dal velodelle nuvole, gli angeli in paradiso.Sull’alto campanile Marco e Yeratel raccoglievanoin fretta i lunghi fili d’oro di una nuvola gaia.Sembrava un aquilone, viaggiava con il vento e mille palloncinifacevano da coda. Ma un angelo ribelle, un CavaleraNero trafisse da parte a parte i palloncini in volo…flop! Flop! Flop! Flop!
E solo quando non abbiamo più sogni da raccontare che possiamo definirci morti.
I pensieri e i sogni sono sempre liberi, viaggiano.
Non è vero che la vita non può essere un film. In alcuni momenti può diventarlo. Basta un po’ di coraggio, un po’ di tenerezza e dei piccoli gesti capaci di rendere qualunque occasione una favola ad occhi aperti.
Sogno: farsi strada fra l’ovatta e la nebbia, con la sicurezza di non sbagliare mai sentiero (deviazioni ammesse).
Sono entrati i sogni! La sabbia è “cristallino” e traducendo l’ogni splende silice al mattino! Microprocessore indovino!
Sui tetti di La Spezia si erano affollaticome colombe a frotte la gentedel paese. Aspettavano attenti che il cieloall’improvviso lasciasse trasparire, dal velodelle nuvole, gli angeli in paradiso.Sull’alto campanile Marco e Yeratel raccoglievanoin fretta i lunghi fili d’oro di una nuvola gaia.Sembrava un aquilone, viaggiava con il vento e mille palloncinifacevano da coda. Ma un angelo ribelle, un CavaleraNero trafisse da parte a parte i palloncini in volo…flop! Flop! Flop! Flop!
E solo quando non abbiamo più sogni da raccontare che possiamo definirci morti.
I pensieri e i sogni sono sempre liberi, viaggiano.
Non è vero che la vita non può essere un film. In alcuni momenti può diventarlo. Basta un po’ di coraggio, un po’ di tenerezza e dei piccoli gesti capaci di rendere qualunque occasione una favola ad occhi aperti.
Sogno: farsi strada fra l’ovatta e la nebbia, con la sicurezza di non sbagliare mai sentiero (deviazioni ammesse).
Sono entrati i sogni! La sabbia è “cristallino” e traducendo l’ogni splende silice al mattino! Microprocessore indovino!
Sui tetti di La Spezia si erano affollaticome colombe a frotte la gentedel paese. Aspettavano attenti che il cieloall’improvviso lasciasse trasparire, dal velodelle nuvole, gli angeli in paradiso.Sull’alto campanile Marco e Yeratel raccoglievanoin fretta i lunghi fili d’oro di una nuvola gaia.Sembrava un aquilone, viaggiava con il vento e mille palloncinifacevano da coda. Ma un angelo ribelle, un CavaleraNero trafisse da parte a parte i palloncini in volo…flop! Flop! Flop! Flop!
E solo quando non abbiamo più sogni da raccontare che possiamo definirci morti.
I pensieri e i sogni sono sempre liberi, viaggiano.