Nello Maruca – Religione
Nei tormenti quotidiani della vita una sola è la certezza del superamento: Dio.
Nei tormenti quotidiani della vita una sola è la certezza del superamento: Dio.
Vivi sulla terra osservando gli insegnamenti del Divino e avrai riservato un posto in Cielo.
Il mondo che vorrei sta nel sorriso sincero di un bambino, innocente e puro. Il mondo che vorrei trova spazio per l’amore, per la carità, per la vita. Il mondo che vorrei sta nella forza di un fiorellino da campo che nonostante tanti disagi cresce forte senza far mancare al mondo il suo profumo. Il mondo che vorrei è la forza di un cuore di un bimbo appena nato che ama senza domandarsi perché. Il mondo che vorrei si chiama come te come lui come tutti noi che ancora vediamo e crediamo che uno spiraglio c’è per arrivare a te! Perché il mondo che vorrei somiglia tanto a te.
Se vuoi sentire Dio vai nel bosco quando è ancora buio, e li lo sentirai cantare.
Credo che se Dio non avesse creato la donna, non avrebbe avuto senso vivere.
Quando fisso gli occhi sul luccichio delle stelle, credo che il loro brillare non sia solo frutto di difficili leggi fisiche, credo che Dio abbia disposto questo firmamento per spronare i tenebrosi cuori degli umani ad accendere i propri lumi e dare luce alle proprie anime!
Che sciocchi che siamo, crediamo in un essere superiore, ma ci dimentichiamo di credere prima di tutto in noi stessi, ed è per questo motivo che viviamo in un mondo dove tutto è lecito, ma la causa è divina.
Delle chiese mi piace il silenzio disturbato solo dal rumore delle sedie spostate che mi ricorda un temporale in lontananza.
Solo guardando davanti a noi potremo scoprire la presenza di Gesù.
I Santi non sono tali perché immuni da colpe dinnanzi a Dio, ma perché hanno saputo lavare gli altri dal peccato.
Alza lo sguardo a Dio e le tue pene saranno neve al sole.
Se Lui è con noi possiamo essere mancanti di tutto ma abbiamo, comunque, tutto.
Siamo umili e affidiamoci al controllo divino.
Un cammino privo dell’amore di Dio non ha un arrivo.
E adesso, incominciamo questo cammino. […] Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza.
Ecco Francesco, ecco il vescovo di roma e papa del mondo, e qualcosa di semplicemente spirituale attraversa uomini e donne e bambini, apparsi entusiasti all’affacciarsi dell’uomo che parlerà ad essi di Dio e della fratellanza come speciale segno d’umanità!
Pregano chiedendo una grazia e fingono chiedendo perdono. Gli danno merito quando vincono, si confessano quando mentono. È matematica, è legge, è l’essere credente di tanti.