Vale Bianco – Religione
Qualcuno lassù vuole che io continui a vivere, altrimenti dopo aver toccato il fondo migliaia di volte non sarei ancora qua!
Qualcuno lassù vuole che io continui a vivere, altrimenti dopo aver toccato il fondo migliaia di volte non sarei ancora qua!
E se Dio ci ha regalato il sole, non ostiniamoci a cercarlo dal lato sbagliato della collina.
Preti e prostitute si danno a tutti e non amano nessuno.
La religione avvicina alla chiesa, l’ipocrisia la riempie.
Provo a spiegarteli io, amico, questi nostri tempi: Dio ci ha generato e subito dopo abbandonato sul sagrato del peccato; per Satana è stato un gioco da ragazzi adottarci!
Dio è un infinito piatto, e le religioni sono semplicemente diverse forchette, alla fine tutti si nutrono dei pensieri di Dio.
L’esperienza m’insegna che nella vita pochissimi hanno la forza di resistere tenacemente ai dettami dell’ortodossia!
La religione è una delle creazioni più antiche dell’uomo, che dopo aver risolto i problemi relativi alla sopravvivenza e aver “migliorato” la propria esistenza, complicandola, riflesse il proprio disorientamento e i timori conseguenti legati alla perdizione in uno spazio che appariva sconfinato, nella natura che lo circondava, che di conseguenza gli apparì disordinato e incomprensibile. Allora, nonostante l’uomo disponesse di mezzi primitivi che lo potevano agevolare nella comprensione del mondo, ebbe la necessità di trovare una spiegazione che fosse inconfutabile e immutabile nel tempo, in modo da consolidarsi ed essere considerata valida dalle generazioni che si sarebbero susseguite. L’unica spiegazione che poteva presentare caratteri assoluti, in un’epoca senza scienza fu la religione…
L’uomo è l’unico animale che spera in un essere superiore.
Se Gesù è morto in croce per tutti noi e i risultati sono questi forse era meglio se prima rifletteva un po’ per capire se ne valesse la pena.
Dove c’è luce, ti vedo, ma, dove c’è il buio è la che ti sento.
Dio lava via dai loro occhi la paura della guerra con l’acqua della tua pace.
Dio è l’innesto che apporta frutti deliziosi all’arbusto selvatico della nostra vita.
La tristezza è una debolezza di chi non porta più nel cuore la Fortezza di Nostro Signore, Dio.
Io credo in Dio, anche se dubito di me stesso della mia esistenza sono insomma un ateo dell’io!
Quello che ancora i fedeli non hanno capito di me è che io non voglio conoscere la Bibbia. Io voglio conoscere l’uomo che mi parla di Dio.
Chi riesce a trascurare la limitatezza delle circostanze, pensando all’onnipotenza di Dio, supera le difficoltà.