Roberto Gervaso – Religione
I dogmi, quanto più son incomprensibili, tanto meno si discutono.
I dogmi, quanto più son incomprensibili, tanto meno si discutono.
Il Cristianesimo promette di rendere gli uomini liberi, ma non promette mai di renderli indipendenti.
Dio ci fa soffrire più per mettere alla prova la sua potenza o la nostra resistenza?
Per l’uomo veramente religioso niente è peccato.
La religione è una candela dentro una lanterna multicolore. Tutti la vedono attraverso un particolare colore, ma la candela è sempre la stessa.
Dio in realtà non è che un altro artista. Egli ha inventato la giraffa, l’elefante e il gatto. Non ha un vero stile: non fa altro che provare cose diverse.
Non ho mai visto, sentito, o letto che il clero sia stato amato in qualsivoglia nazione dove il Cristianesimo era la religione dello stato. Niente lo può rendere popolare tranne un po’ di persecuzione.
È l’onnipotenza di Dio a renderci così impotenti.
La coscienza è la voce di Dio che ti guida sempre; in ogni attimo della tua esistenza, ti suggerisce la retta via; il giusto.
La croce è l’albero della vita.
Il numero sette rappresenta la pienezza di Dio.
Dio naviga in qualsiasi mare del mondo, è presente e non ha bisogno di essere trovato. Esistono semplicemente luoghi e momenti in cui non siamo capaci di essere consapevoli della Sua presenza. Troviamo Dio guardando all’interno di noi e intorno a noi, è anche in una goccia d’acqua che unendosi al mare diventa parte della sua vastità.
La parola credere è una cosa difficile per me. Io non credo. Devo avere una ragione per certe ipotesi. Anche se conosco una cosa non è detto che debba crederci.
Dio si conosce meglio nell’ignoranza.
Gli dei sono più forti degli uomini.
I doni degli dei nessuno può sceglierseli.
Se Dio fosse buono e non fosse severo, tutti disprezzerebbero la sua bontà; se fosse soltanto severo senza essere buono, i nostri peccati ci condurrebbero alla rovina.