Don Luigi Ciotti – Religione
La croce ingloba il male e lo trasforma in Amore.
La croce ingloba il male e lo trasforma in Amore.
Come può la debolezza promettere di non essere più debole?
Mi permetterò sempre di giocare e parlare con Dio, Lui sa, mi guarderò bene di far lo stesso coi cristiani.
Sono agnostico, ma credo un po’ anche all’ateismo.
Chi sa di essere amato, ama e chi è amato ottiene tutto, specialmente dai giovani.
Molti italiani, pur modestamente credenti, ritengono il cattolicesimo un patrimonio nazionale irrinunciabile: La Chiesa, da parte sua ha assorbito virtù e vizi degli italiani, in un condizionamento reciproco che ha fatto della religione una caratteristica subculturale, più che un’adesione di fede.
Basta che voi siate giovani perché io vi ami assai.
Ho chiesto a Dio 1000 cose e forse me ne ha concesse 2000, ma i miei occhi non le hanno sapute vedere. Adesso gli chiedo solo una cosa, di farmi guardare la vita con gli occhi del cuore, e forse mi accorgerò di quanto è grande la sua bontà.
C’è un Dio al principio, se non alla fine, di ogni gioia.
L’essere umano crede come respira, per sopravvivere.
La fede anche noi guida, e noi dietro il suo lume sicuri seguiamo il cammino che ci conduce a Dio, alla sua patria, come i santi magi guidati dalla stella, simbolo di fede, giungono al luogo indicato.
Cristo, sei la vera droga! Così lo invocano i drogati della Jesus Revolution (movimento californiano); non immaginano quanto sia vero e confermato da duemila anni di storia umana.
Oggi un uomo che legga ad alta voce versi o testi spirituali, in solitudine, passa per squilibrato.
Quando la fede è forte può spostare delle montagne. Ma è anche cieca, e per questo vi seppellisce sotto le cose migliori.
Per qualunque cosa un uomo preghi, egli prega per un miracolo. Ogni preghiera si riduce a questo: “Dio onnipotente, fai che due per due non faccia quattro.”
La sapienza divina aveva preveduto che Giuda, libero di non dare il bacio del traditore, l’avrebbe tuttavia dato. In tale modo essa ha adoperato il delitto dell’Iscariota a guisa di pietra nell’edificio meraviglioso della redenzione.
Disse allora Gesù ai dodici: “Forse anche voi volete andarvene? ” Gli rispose eterna: “noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio”.