Riccardo Orrù – Vita
Perché dover paragonare per forza amore e amicizia a qualcosa? Nel mentre che stiamo pensando a ciò, le stiamo vivendo di meno.
Perché dover paragonare per forza amore e amicizia a qualcosa? Nel mentre che stiamo pensando a ciò, le stiamo vivendo di meno.
Capita di crescere in un paesino ottuso, cattivo, capace di nascondere o inventare ogni sorta di nefandezze, dove l’ipocrisia regna sovrana, dove chi viene da fuori non è accettato anche solo per un cognome scomodo. Si dice che chi ricorda porta rancore! Forse si, forse a chi ti ha rovinato la vita porti rancore, o forse no, ma poco importa, solo a volte vorresti svegliarti e sorprenderti scoprendo che è stato solo un incubo e quel posto non esiste… non è mai esistito!
La vita è fatta di assuefazioni e routines tant’è che non ci si stupisce più di nulla. L’unico modo per uscire da questa mesta realtà è di guardare alle cose con occhi diversi.
Chi non è portato a considerare la vita come un valore, è proprio colui che l’apprezza di più. Sotto tale punto di vista è certo che l’uomo saggio usa bene il suo cuore senza però provare mai attaccamento.
Non ho compromessi per chi non solo non sa venirmi incontro. Non ne ho neanche per chi delle sue parole ne fa una “morale” obbligatoria per tutti. Loro giusti, e il resto del mondo sbagliato! Beh, Arrangiatevi perché non tratto la mia vita, per lei decido solo e soltanto io!
La vita è quell’inspiegabile surrogato di “mistero e sublimazione” che il genere umano ha saputo trasformare in un consumismo che sta “consumando la materia e la stessa materialità di cui si nutre”.
La mia vita è un caos cosi perfetto che ha del miracoloso, peccato che uccida.