Riccardo Sanna – Società
Il razzista, quando colpisce un uomo, colpisce te, colpisce me, colpisce se stesso.
Il razzista, quando colpisce un uomo, colpisce te, colpisce me, colpisce se stesso.
Non è da oggi che il pensiero di Hobbes appare affetto da una visuale troppo ristretta: la panbelligeranza non è confinabile all’ambito politico e antropocentrico, la guerra è di tutto e tutti contro tutto e tutti.
L’ho visto con i miei occhi, ormai l’ho visto troppe volte. Il mondo, le persone, nulla va come noi vorremmo.
Stiamo attenti a non vedere i fatti soltanto attraverso i racconti di chi ci vende le sue teorie come se fossero la verità assoluta.
Più il crimine è efferato, maggiore è la risonanza che i mass media gli dedicano, col rischio di trasformare il criminale in una star.
La classifica dell’Organizzazione mondiale sanitaria vede l’Italia al secondo posto, dopo la Francia e gli italiani di questo si sorprenderanno per l’immagine che hanno dell’America, noi abbiamo grandi medici, grandi strutture, creiamo dei farmaci fantastici, ed è tutto vero, ma 50 milioni di persone non possono andare dal medico se ne hanno bisogno perché non hanno i soldi. E questo è un crimine.
La società non deve esigere nulla da chi non si aspetta nulla dalla società.