Giorgio De Luca – Ricchezza & Povertà
Ho bussato alla porta del ricco, mi ha chiesto da mangiare!
Ho bussato alla porta del ricco, mi ha chiesto da mangiare!
Questo non lo calcolo come pagamento: ti restituisco un bene già tuo. Stammi bene.
Fermatevi sospettosi e pavidi di fronte ad ogni bene fortuito: l’esca alletta fiere e pesci e li inganna. Li credete doni della fortuna? Sono trappole.
Con i soldi si può comprare un letto, ma non il sonno; libri, ma non l’intelligenza; cibo, ma non l’appetito; gioielli, ma non la bellezza; casa, ma non la famiglia; medicine, ma non la salute; lusso, ma non l’allegria; divertimenti, ma non la felicità; un crocifisso, ma non un salvatore; una chiesa, ma non il cielo.
Un uomo con un grosso conto in banca non può essere brutto.
Non ho mai voluto i soldi del Serpente, né sporcare la sua nobiltà. Un conto in banca riguarda solo chi ce l’ha, e la nobiltà giudica sé stessa.
Il vero potere non lo si ottiene né con le armi, né con la prepotenza, la sopraffazione, la violenza bensì con la più umile delle virtù: “l’amore e la giustizia”.
Malthus, affermando che le bocche si moltiplicano geometricamente e il cibo solo aritmeticamente, dimenticò che la mente umana era anch’essa un fattore nell’economia politica, e che i crescenti bisogni della società, sarebbero stati soddisfatti da un crescente potere di invenzione.
C’è più calore davanti un camino di campagna, che dietro termo di città.
Nessuno è nato schiavo, né signore, né per vivere in miseria, ma tutti siamo nati per essere fratelli.
Le persone celebri sono sempre ricche o possono anche essere povere? Io una volta ho conosciuto Coco Chanel e gli ho dovuto pagare la pizza.
C’è così tanto cibo in America che siamo diventati allergici al cibo. Allergici al cibo! Gli affamati non sono allergici al cibo. Pensate che qualcuno in Ruanda abbia una cazzo di intolleranza al latte?
Attizzo alla ricchezza un cane rabbioso di povertà!
La ricerca di beni materiali, alla quale siamo indotti in una cultura che ha idolatrato il possesso e il consumo, ci fa perdere di vista il vero bene e senza accorgercene, riduciamo Dio alla misura delle nostre esigenze. Gesù non vuole essere re, per il pane che dà alla folla ma per quello che il prodigio della moltiplicazione dei pani significa.
Come l’acqua va sempre al mare i soldi vanno sempre in tasca a chi ne ha…
Ti sveglierai e ti addormenterai migliaia di volte nella vita. Andrai a lavoro, riderai con gli amici e piangerai solo nella tua stanza o abbracciato a qualcuno cui vuoi bene. Affronterai mille situazioni e farai innumerevoli errori, ma nel momento in cui aiuterai qualcuno che ne ha davvero bisogno facendo qualcosa che a te costa davvero qualcosa ti renderai conto che quello e solo quello è il momento in cui sei vissuto davvero.
La povertà è quella mostruosa sventura che ottunde il senno della persona e consegna ciò che resta alla generosità dei cani.