Oscar Wilde – Ricordi
Di regola non amo i memoriali moderni. Sono generalmente scritti da gente che o ha perso la memoria, o non ha mai fatto nulla che valga la pena di ricordare.
Di regola non amo i memoriali moderni. Sono generalmente scritti da gente che o ha perso la memoria, o non ha mai fatto nulla che valga la pena di ricordare.
Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo.
La mia fanciullezza fu libera e gagliarda. Risuscitarla nel ricordo, farla riscintillare dinanzi alla mia coscienza, è un vano sforzo. Rivedo la bambina ch’io ero a sei, a dieci anni, ma come se l’avessi sognata. Un sogno bello, che il menomo richiamo della realtà presente può far dileguare. Una musica, fors’anche: un’armonia delicata e vibrante, e una luce che l’avvolge, e la gioia ancora grande nel ricordo.
Mi ricordo delle cose che non vorrei ricordare e non posso dimenticare quelle che vorrei dimenticare.
I sogni esistono, basta solo avere il cuore e il coraggio di sognare!
Non importa chi fosse mio padre; importa ciò che mi ricordo che fosse.
Come un sogno passano i nostri giorni.I giorni dei nostri anni sono settanta,e se nei forti essi giungono a ottanta,per lo più in dolore e fatica si consumano,presto finiscono e noi scompariamo.
In fondo si inventa soltanto con il ricordo.
La memoria non è ciò che ricordiamo, ma ciò che ci ricorda. La memoria è un presente che non finisce mai di passare.
Cerco su ogni volto un ricordo e sembra che il tempo non sia mai trascorso e un brivido chiude lo stomaco, io rimango incredulo e so che le emozioni non muoiono mai.
Fermati qui tra le mie braccia ritroverai i sogni che tu hai smarrito e che io voglio vivere con te.
Ergiti a colonna quando senti il suo fuoco accenderti, e ridiventa filo d’erba quanto il sole tramonta. Il giusto è sempre colonna che si erge e filo d’erba che vibra, e mai ne solo l’uno ne solo l’altro.
Nel mare dei ricordi, lascia affondare quelli brutti e dai un salvagente a quelli belli.
Un ricordo che riprende vita riaccende l’emozione di quando l’hai vissuto, riscopri così sensazioni che, anche se già vissute, erano svanite, svanite nella mente, nella quotidianità ma non dal cuore.
Ci vuole più coraggio per dimenticare che per ricordare.
Il residuo fisso della felicità è costituito dal ricordo.
Che cos’è un ricordo? Niente, non puoi vederlo, non puoi toccarlo, eppure è così grande da non poterlo distruggere.