Rita Lombardi – Stati d’Animo
Un giorno non molto lontano, anche io mi siederò sulla mia valigia aspettando il mio treno, o aereo, che mi porterà molto lontano dove troverò la serenità e la pace.
Un giorno non molto lontano, anche io mi siederò sulla mia valigia aspettando il mio treno, o aereo, che mi porterà molto lontano dove troverò la serenità e la pace.
Identità rarefatta. Dispersione. Sospensione. Limbo. Episodi di deragliamento del pensiero. Diagnosi improbabile. Succede questo a non definirsi con tratti netti e marcati, con il nero che imbratta il bianco e lo deturpa irrevocabilmente, irrimediabilmente. Tra lo stare ed il non stare, ci sono io a dirimere il traffico: i pedoni a destra, i cingolati a sinistra e poi, tutti in fondo, verso la cassa toracica allestita a garage sotterraneo, ché tutti lì andate a finirmi, tra l’esofago strozzato, i polmoni in asfissia ed il cuore rattrappito.
Ho una borsa piena di passi nell’ignoto.
Se avessi me stesso davanti ai miei occhi probabilmente mi odierei.
Per apprezzare il valore di un gesto bisogna restarne senza, per comprendere il significato di una parola ci vuole il silenzio, per quantificare l’importanza che una persona occupa nella tua vita bisogna perderla.
Sai, quando mi dici sei cambiata, io sono sempre la stessa, è che non mi piacciono le “assenze”, preferisco chi “resta”, chi resta sempre e comunque, ci sono assenze che mi son mancate così tanto che adesso non mi mancano più.
Amo la serenità perché non si impadronisce dei tuoi pensieri ma li accarezza.