Rita Marianna Monterosa – Stati d’Animo
Cerco me stessa nel mio vissuto per riconoscere e apprezzare la saggezza della donna che sono diventata oggi.
Cerco me stessa nel mio vissuto per riconoscere e apprezzare la saggezza della donna che sono diventata oggi.
Non c’è aguzzino peggiore di sé stessi.
Guardavo le foglie ancora Verdi, legate al ramo e mi tornò alla mente di quando bambino giocavo con i colori, sovrapponendo incosciente, pezzi di vetro rotti, poi d’incanto, Giallo e Celeste messi insieme mi regalarono il Verde, il colore della natura. Fantasticai così che Giallo e Celeste, fossero l’uno il colore del corpo, l’altro quello dell’anima… perché come la foglia Verde che ancora ha la forza di legarsi al ramo, diviene Gialla e muore, come un corpo senza forza che abbandonato al vento, torna ad essere polvere, quando la sua anima Azzurra, impercettibile, si distacca, volando via dal Verde, facendo rimanere solamente il Giallo…
Mi piaccio per due motivi: sono schietto e non mi si compra! Non mi piaci per due motivi: sei un racconta stronzate e ti venderesti anche l’anima se ti conviene!
Come un fiore d’acciaio, dalla delicatezza inossidabile, dalla durezza che screpola i petali. Un giardino ferroso a scaglie e schegge a ferire il piede destro sotto il mio doloroso sguardo sinistro.
Ogni tua sguardo mancato è un attimo della mia vita guadagnato.
Ho sentito voci, suoni, di un’infinità di persone, ma per le decisioni più importanti, ho chiesto aiuto al cuore, e lui mi ha rigenerato.