Robert Doisneau – Vita
Un centesimo di secondo qui, un centesimo di secondo là… anche se li metti tutti in fila, rimane solo un secondo, due, forse tre secondi… strappati all’eternità.
Un centesimo di secondo qui, un centesimo di secondo là… anche se li metti tutti in fila, rimane solo un secondo, due, forse tre secondi… strappati all’eternità.
Tutti i bambini sanno giocare, ma quando diventano grandi se lo dimenticano.
Quante volte s’invoca la libertà per poterla, poi, togliere agli altri!
La vita o si vive o si scrive, io non l’ho mai vissuta, se non scrivendola.
Chi può disporre di molti, vive in uno scarno gomitolo di strade di periferia metropolitana. Ma chi – agli occhi del mondo – è un’isola lontana e può contare su un’unica persona, avrà in concessione un tesoro inestimabile, il suo universo, e ne sarà il centro.
Le nostre ferite, il nostro dolore, il nostro vissuto, tutto ciò che abbiamo sofferto in passato, ha influenzato e condizionato il nostro modo di essere. Ricordiamo però che sbocciamo ogni giorno e che solo accettando i nostri limiti, le nostre fragilità, lavorando su noi stessi, possiamo rendere più colorato e profumato il nostro giardino.
Siamo soli e senza scuse […]. L’uomo è condannato ad essere libero: condannato perché non si è creato da se stesso, e pur tuttavia libero, perché, una volta gettato nel mondo, è responsabile di tutto ciò che fa.