Roberta De Santis – Figli e bambini
Sono un genitore dalla parte sbagliata, sono una madre dalla parte sbagliata, sono una figlia sbagliata.Vestito inadatto io, scrittore dalle dita intrecciate. Oggi è così.
Sono un genitore dalla parte sbagliata, sono una madre dalla parte sbagliata, sono una figlia sbagliata.Vestito inadatto io, scrittore dalle dita intrecciate. Oggi è così.
Se tocchi i miei amici, le persone che amo divento molto più cattiva di quello che appaio quando tocchi me! Se tocchi mio figlio invece firmi la tua condanna a morte!
E poi guardi il loro sguardo, il loro sorriso e la voglia di vivere che hanno nel cuore, e ti dici che non c’è niente di più bello dell’avere un bambino a cui tu hai donato la vita.
Quando l’adolescenza si impossessa dei nostri figli, realizzi di non aver capito niente.
Chiedere ad un neonato di sorridere è un dilemma, prima di venire al mondo era con gli angeli, ora si trova sulla terra con due genitori con mille difetti, in un ambiente nuovo, dove per esprimersi serve piangere, per ottenere qualcosa deve piangere, dove le necessità sono l’unico obiettivo… Può sorridere per riflesso, potrà sorridere appena dimenticherà il paradiso appena lasciato.
Ti aspetterò…ti aspetterò con le mani rivolte al cielo, gli occhi pieni di lacrime… sappi che quando arriverai, mi farai vivere un’emozione nuova, ma provata prima, sarai tu a donarmi quella felicità che sto cercando.
Rivoglio la mia innocenza, quella persa quando si diventa adulti, quella del primo giorno di scuola, quella del primo vero battito del cuore, quella del primo bacio, quella del meravigliarsi di tutto ciò che ci circonda, quella della gioia negli occhi e nel cuore, quella che solo i bambini hanno o gli innamorati.