Roberta Soncini – Religione
Vedere per credere o credere per vedere?
Vedere per credere o credere per vedere?
L’unica vera cura da tutti i nostri mali: è credere in noi stessi e nel Signore.
L’italiano medio è più fedele verso la sua fede calcistica piuttosto che verso quella religiosa, legge molti giornali sportivi, mentre raramente tocca i testi sacri e rispetta di più le regole del calcio che quelle di Dio. La cosa ironica è che si lamenta per la “blasfemia” degli atei, quando lui è il primo a fregarsene del volere del suo padre immaginario.
Essere come Dio ci vuole. Umili, miseri, piccoli, con un grande cuore.
Il vero credente non chiude mai le “porte” al non credente.
L’idea di una religione universale (coltivata in laboratorio dagli scienziati) non esiste.
La fede che riposa sull’autorità non è fede.