Roberto D’Agostino – Stati d’Animo
Io sono ciò che non ero ieri, e domani sarò ciò che non sono stato oggi.
Io sono ciò che non ero ieri, e domani sarò ciò che non sono stato oggi.
Pensar volendo a quel rapido sfiorar di mani. Trepidar di artigli che hanno come similitudine solo la parodia di una forte essenza. Lasciando incolte le caldi vesti intrise di sacri umori del corpo.
Eravamo roccia, che non si sgretolava nemmeno sotto la peggiore tempesta. Oggi siamo foglie trasportate dal vento del momento. In balia di quel tifone chiamato “Falsità”. Eravamo persone, oggi spesso siamo solo qualcosa da usare, un pensiero o una necessità del momento. Restare roccia in questi casi a lungo andare è impossibile. Ecco che si diventa roccia “apparente” fuori e fragili foglie in balia delle paure dentro.
Spesso non bastano le parole per poter esprimere tutto ciò che abbiamo dentro, perché non siamo fatti di parole ma di sensi e ne servono più di uno per dare alle cose il giusto senso, sfiorare, odorare, guardare, gustare, c’è un senso per ogni cosa che ha per noi senso.
È emozione guardarla con gli occhi lucidi, umidi di pianto. Lei che si commuove per un’improvvisa carezza, lei che si veste di meravigliosa semplicità.
Le cose che amo, sono molto poche. Non mi affeziono facilmente. Ma quando decido di regalare il cuore a qualcuno, lo faccio totalmente, completamente, interamente, incondizionatamente, continuamente. Per sempre.
Parlate dei vostri problemi in famiglia o con gli amici: molte volte può essere utile confrontarsi con altri per trovare un aiuto o una soluzione.