Roberto D’Agostino – Stati d’Animo
Vorrei essere un corpo astratto, trasparente, e come un vento leggero entrare e uscire nell’anima altrui e lasciarvi dentro il segno di un fresco passaggio che rammenti quanto può essere immenso un istante, di me.
Vorrei essere un corpo astratto, trasparente, e come un vento leggero entrare e uscire nell’anima altrui e lasciarvi dentro il segno di un fresco passaggio che rammenti quanto può essere immenso un istante, di me.
Le parole non sono leggere, anzi pesano, soprattutto quando ci credi fino a rimetterci cuore e anima.
Come cazzo è possibile che a un uomo piaccia essere svegliato alle 6.30 da una sveglia, scivolare fuori dal letto, vestirsi, mangiare a forza, cagare, pisciare, lavarsi i denti e pettinarsi, poi combattere contro il traffico per finire in un posto dove essenzialmente fai un sacco di soldi per qualcun altro e ti viene chiesto di essere grato per l’opportunità di farlo?
Cavolo se sono testarda! Maledettamente fatta a modo mio! Una di quelle donne che non conosce mezzi termini per dire la sua ne scuse e ricami per alleggerire la pillola. Diretta e schietta! Forse sbaglio i toni e il modo, ma preferisco certamente il mio a tante mezze parole che restano sospese in aria perché prive di fatti!
L’invisibile è visibile agli occhi di chi ama, l’essenziale è visibile agli occhi di chi cerca.
La felicità oggi al prezzo del dolore di domani. Chiediti se ne vale la pena.
Una buona parte della mia vita, trascorsa a preoccuparmi sempre degli altri. Comportarsi in un certo modo, per non deludere mai nessuno, per essere sempre quasi perfetta (non credo nelle perfezione). E poi rendersi conto di aver sprecato solo tanto tempo ed energie, perché ho dimenticato che prima degli altri c’ero io.