Roberto D’Agostino – Vita
Non sono quelli peggiori di te che devi temere, diffida piuttosto di coloro che si mostrano il sole del mondo quando di quest’ultimo non sono altro che l’eclissi.
Non sono quelli peggiori di te che devi temere, diffida piuttosto di coloro che si mostrano il sole del mondo quando di quest’ultimo non sono altro che l’eclissi.
Osservo spesso il tronco contorto degli ulivi più vecchi, esso è lo specchio delle ferite che lo scorrere del tempo lascia sui nostri corpi.
La vita è un rincorrere sogni evanescenti, ma senza di essi sarebbe un vuoto d’anima.
Passeggiare lungo le rive del Naviglio con i colori dell’autunno, quando gli alberi giocano con gli ultimi raggi di sole, è uno dei piaceri di cui non vorrei mai privarmi. Tutto intorno il silenzio. Solo di tanto in tanto il rumore delle ruote di una bici sfiora i miei pensieri e mi riporta sulla Terra.
La mia vita è una dimora umile ma confortevole, con dozzine di finestre sul mondo e una singola porta che si apre unicamente dall’interno. Una volta fuori, non ti resta che ammirarne la facciata.
Siamo soprammobili da collezione, a volte ci trasformiamo in trofei, altre finiamo in scatoloni. È la vita. La vita, quella, però, finisce sempre e comunque.
Carichi gli affanni e affatichi la schienaper quella incessante croce fantasmaColpa di quei chiodi neri come Tuoni.