Roberto Felicetti – Tristezza
Ho sempre amato il mare perché nel suo profondo blu posso annegare i miei pensieri più tristi.
Ho sempre amato il mare perché nel suo profondo blu posso annegare i miei pensieri più tristi.
Nei momenti più bui della vita, la gente vorrebbe vedermi cadere in basso, precipitare sempre più giù, ma più lo desiderano e più volo in alto!
Ci sono vuoti che non si riempiranno mai.
Il dolore ha raggiunto il suo climax. In principio mi ha sfiorato lieve come una carezza appena donata. Lo percepivo a stento, sulle estremità del mio corpo si è diramato strisciando. In circolazione perfetta si spostava in fretta. Senza stop e limiti di precedenza tutto è più facile. Così, si è impossessato di me e privata di ogni autonomia. Ora sono solo sua schiava prostrata in silenzio in declino di vita.
Anche la disperazione ha un suo perché. Quando sei felice potresti avere il dubbio di non essere vivo, mentre il dolore, quello sì, ti fa sentire appieno l’agglomerato di carne e spirito che sei e che ti porti appresso ogni momento. La disperazione perforante di un amore tormentato ti urla in faccia chi sei e cosa vuoi e traccia un confine fra te e il resto del mondo.
Così come se niente fosse lei gli spezzò il cuore. Lui con gli occhi lucidi la guardò e inchinandosi le regalò un pezzo del suo cuore e scappò via, ma più scappava più si sentiva affogare, fin che non gli spuntarono le ali. Così volò e volò sempre più in alto, fin che non raggiunse una stella, li si sedette. Ma anche da li riusciva a vederla e ancora si innamorò, ma dalle stelle non tornò più. Piange ma in silenzio perché non riesce a non guardarla.
Una volta per te io ero l’unico amore…ora non sei più con me e chissà a chi starai provando a dare il tuo cuore.Una volta saresti stato l’unico a proteggermi ed invece ora mi hai lasciato qui sola ad arrendermi.Una volta parlavi d’amore,ora sei via e spinto in nuove avventure.Ti affiderai al vento…ti abbandonerai al mare…parlerai di altro con altra gente che di noi non ha mai saputo niente.Continuerai per la tua strada… eforse un giorno voltandoti capirai di quanta ne hai attraversata sbagliata.