Roberto Gattulli – Filosofia
Si chiama Notte, quell’immenso mare nero, dove un poeta illustra l’infinito.
Si chiama Notte, quell’immenso mare nero, dove un poeta illustra l’infinito.
Se fai un gradino per volta, prendendo respiro, la scala ti sembrerà più lunga e meno gravosa.
In un angolo remoto dell’universo scintillante e diffuso attraverso infiniti sistemi solari c’era una volta un astro, su cui animali intelligenti scoprirono la conoscenza. Fu il minuto più tracotante e più menzognero della storia del mondo: ma tutto durò soltanto un minuto. Dopo pochi respiri della natura, la stella si irrigidì e gli animali intelligenti dovettero morire. Quando tutto sarà finito, non sarà avvenuto nulla di notevole.
Anche se mettiamo insieme tutto l’oro del mondo alla fine il suo peso avrà un valore mentre i figli no. Il loro valore è “inestimabile”.
E di fronte a me l’infinito delle idee che non ha confini, né spazio, né tempo.
La speranza è un sogno fatto da svegli.
C’è sempre una parte di noi che non mostriamo mai agli altri, come il lato oscuro della luna.