Roberto Gattulli – Filosofia
Si chiama Notte, quell’immenso mare nero, dove un poeta illustra l’infinito.
Si chiama Notte, quell’immenso mare nero, dove un poeta illustra l’infinito.
Se il difensore pensa a diventare felice in modo da non poter essere più un difensore, se non si accontenta di questa vita così equilibrata e sicura, ottima come noi diciamo, se si lascia prendere da una stolta e puerile opinione sulla felicità, che lo spinga, in virtù del suo potere, a volere tutto ciò che v’è nello Stato, riterrà veramente saggio Esiodo, quando affermava che la metà è in certo modo più dell’intero.
Più si conoscono i bisogni maggiore è la comprensione verso gli altri.
Per poter amare un cuore deve essere lasciato libero, cercare di trattenerlo trasforma l’amore in sacrificio.
Nella dorata guaina della compassione si nasconde talvolta il pugnale dell’invidia.
Non è più la morbidezza del fiore, ma vi è del grano disseccato, pieno, fecondo, che rende sicura la stagione invernale.
Le cattive opere fanno inciampare.