Roberto Gervaso – Morte
L’uomo è un condannato a morte che ha la fortuna di ignorare la data della propria esecuzione.
L’uomo è un condannato a morte che ha la fortuna di ignorare la data della propria esecuzione.
Spargere frammenti di noi nell’arco della vita, disseminare il nostro animo ovunque, mettere radici nei pensieri altrui, fiorire nelle parole di chi ci ama, diffonderci senza mai confonderci. Non è forse questo l’eterno inganno ai danni della morte?
La morte è il più grosso sentimento di delusione che la vita in un secondo regala ai vivi.
Possiamo decidere come vivere, ma non possiamo decidere come morire.
La morte con tutta probabilità è la più grande invenzione della vita.
Sono il mio sangue e il mio sudore che vi hanno mantenuto sani e salvi! Mi avete storpiato, rovinato. Me l’avete portata via. L’avete uccisa!
Tentiamo di vivere in modo tale che anche il becchino, alla nostra morte, ne sia addolorato.