Roberto Gervaso – Politica
In Italia, quando non c’è più niente da fare, si solleva la “questione morale”. E si ricomincia da capo.
In Italia, quando non c’è più niente da fare, si solleva la “questione morale”. E si ricomincia da capo.
Bisogna sempre essere determinati nell’ottenere qualcosa e quando proprio non ci riuscite… entrate in politica.
Ogni secolo ha le sue disgrazie. Guerre, peste, colera, disastri naturali; nel ventesimo secolo, in Europa, le più grandi ed odiose disgrazie sono state provocate da due maniaci con delirio di grandezza. A distanza di oltre mezzo secolo, la Germania ha leccato le sue ferite, è risorta, ed è una grande nazione. In Italia, ancora oggi, ne paghiamo le conseguenze. Prima dell’avvento del regime fascista eravamo tra le prime nazioni europee; adesso, come da tradizione, che gli ultimi saranno i primi ed i primi saranno gli ultimi siamo stati serviti a puntino.
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali.
La scuola morattiana rischia di essere, per quelle persone che sono i bambini, una lunghissima anticamera davanti alla porta del capufficio. Una precocissima, spietata selezione del personale.
Uno dei “comandamenti” del pd è: “meglio avere un magistrato amico in terra che un santo in paradiso”.
La politica non partorisce mai buone cose, riesce soltanto a fare aborti, chissà chi è il padre.