Roberto Giusti – Abitudine
Nella mia incostanza… sono sempre costante.
Nella mia incostanza… sono sempre costante.
Io non sono come quei divani comodi, io sono come quella sedia che ti piace…
Sono in battaglia con l’abitudine, con l’assuefazione, la ripetizione. Credo che vivere così è come essere morti dentro!
Gli angeli dannati, sono dispersi viaggiatori… in un tempo senza appartenenza!
Le persone credono che tu sia un capo d’abbigliamento: ti lasciano nell’armadio perché ne acquistano uno nuovo, ma poi ti riprendono quando quello nuovo gli va stretto.
Si può, soffrendo, convivere con la malattia ma non col dolore; esso toglie la voglia di vivere.
Più decade la voglia di vivere… Più s’innalza la voglia di morire.