Roberto Giusti – Morte
Prima di morire bisogna aver vissuto!
Prima di morire bisogna aver vissuto!
Funerea falce nell’infinito ventre oscilla sul capo dei condannati a vita.
Solo coloro che osano non hanno rimpianti!
Provo un perverso piacere nell’adorazione della morte, forse perché il mio spirito si ribella alla frustrazione della vita quotidiana.
E se l’istinto chiama amore, tu rispondi sempre col cuore.
Ricordo mio nonno, un contadino: quando gli chiedevo “Cosa fai, nonno?”, rispondeva “aspetto la morte”. Per me non era mai una risposta tragica perché per lui aspettare la morte significava attrezzarsi, nell’ultima parte della vita, ad affrontarla con tutte le armi dell’uomo (lo scherno, l’ironia, la tristezza, l’amicizia, l’amore), ma mai ad esorcizzarla. Noi invece la dobbiamo esorcizzare con i nostri “gesti segreti” perché crediamo solo nei fatti. E di fronte al “fatto della morte”, che non si può controllare perché si è “assenti” nei riguardi di esso, possiamo solo fare scongiuri o “dare i numeri”.
Sappiamo che tutto scorre, il tempo, l’acqua in un fiume, il sangue nelle nostre vene. E viviamo tutta la nostra vita chiedendoci cosa ci sia alla fine di tutto questo scorrere.