Roberto Giusti – Morte
La Morte… è la mia fonte di Vita!
La Morte… è la mia fonte di Vita!
La morte é il fatto più spiacevole che la Natura deve nascondere, e vi riesce egregiamente.
Se la vita è una lacrima, speriamo che la morte sia sorriso.
Il terrore che sarebbe durato per ventotto anni, ma forse di più, ebbe inizio, per quel che mi è dato di sapere e narrare, con una barchetta di carta di giornale che scendeva lungo un marciapiede in un rivolo gonfio di pioggia.
Che belle le frecce! Scoccate dall’arco della vita, sembra poterne orientare la direzione come meglio si desidera; le frecce sono le emozioni che, puntualmente, scocchiamo perché sentiamo il profumo della vita… perché desideriamo quella vita. Però, non sempre le frecce scoccate puntellano la vita – o meglio – puntellano proprio come il mare quando giunge sulla sabbia e ne inverte i granelli. La freccia di Gianni avrebbe voluto “fermare” sulla terra il papà, eppure il mare aveva invertito l’emozione della vita. Comunque, una vita solo perché non compare non significa che scompare.
Dopo la morte penso che finirò sotto al fico della mia casa di Manciano, dove riposano i miei cari.
La cosa ridicola è che abbiamo una vita piena di dubbi e di incognite e non le temiamo. La morte è l’unica certezza che abbiamo e ne siamo terrorizzati!