Roberto Liverano – Tristezza
Il dolore rinforza l’uomo, le cicatrici lo narrano.
Il dolore rinforza l’uomo, le cicatrici lo narrano.
Come onda di un mare in tempestasono scoglio che non trova riparoUn vascello che ha perso la rottae sogna ancora la terra promessaUn gabbiano che segue la predama ha paura di planare sul mare.La marea mi trascina nel fondomentre l’acqua mi toglie il respiroed io persa nel buio profondocerco ancora un pezzetto di sogno.
Avevo trovato amore nei tuoi occhi, pace fra le tue braccia, coraggio nei tuoi sorrisi. Ora senza te, sembra così tutto lontano da quella parola da quel periodo da vivere di nome felicità.
Non sai quante volte avrei voluto essere io la tua notte insonne.
Anche se Precipiti nell’Abissopiù Buio e ProfondoSe tu lo Vorrai.La luce tornerànel tuo Cuoreperché non c’è Lucesenza Buionon c’è giorno senza notte.
Veneri quelle forme sinuose che non ti appartengono più. Celato nel disinteresse della folla, cerchi i tuoi desideri irrealizzati di uomo. Nei passi rapidi di una donna che si allontana. La tua delusione disperata, celata nelle pieghe della tua anima. Sapendo bene che la sua sagoma per sempre vivrà e camminerà nelle strade infinite dei tuoi ricordi e, ogni volta che la pioggia bagnerà le vetrate del tuo cuore, un brivido gelido ti attraverserà, mentre dai tuoi occhi una calda lacrima timida scenderà, nell’illusoria certezza che il domani sarà migliore. Il tempo avvelena il cuore, ogni suo lento scandire attenua la speranza in te di farla tua. Sapendo bene che di vero c’è solamente quella tua stupida illusione.
Solo quando vengo accarezzato dolcemente dalla solitudine, riesco a sentire quanto rumore sa fare il silenzio…