Rosanna Marani – Ateismo
Perché sono atea? Perché la pietra su cui è fondata la religione scritta da uomini descritta da uomini imposta da uomini porta inciso questo inganno: io (d)io.
Perché sono atea? Perché la pietra su cui è fondata la religione scritta da uomini descritta da uomini imposta da uomini porta inciso questo inganno: io (d)io.
Polvere siamo, polvere diventeremo e anch’io non mi sento in grande spolvero.
Il problema della religione cattolica è confondere la parola del vaticano con la fede.È da un po’ che non ascolto e non professo “questa” religione… e più vado avanti e più ho pena per tutte quelle persone che ancora li ascoltano… Fanno voto di castità e poi violentano i bambini… Vogliono aiutare il 3° mondo e camminano con anelli ed accessori d’oro tenendosi a distanza dalla gente…i veri preti siamo noi, quelli che senza trarne profitto tiriamo fuori un sorriso ad una persona triste ed aiutiamo senza chiedere nulla in cambio… Facendoci qualche conticino, di persone così, anche nell’ambiente ecclesiastico, ne son rimaste ben poche, e quei pochi stranamente stanno a debita distanza dal vaticano!
L’uomo, creando Dio, ha ottenuto il duplice effetto di porsi un limite e di trovarne la giustificazione.
Dio è uno scandalo – uno scandalo che frutta.
Non bisogna scusarsi di essere atei. Bisogna, al contrario, andarne fieri, a testa alta, perché “ateismo” significa quasi sempre sana indipendenza di giudizio e, anzi, mente sana tout court.
Nemmeno uno di noi ha deciso di nascere, né tantomeno ha potuto scegliere in quale parte del mondo venire al mondo; di conseguenza, nessuno sceglie quale lingua madre avere, nessun italiano ha scelto di imparare a parlare prima la lingua italiana. E ora veniamo alla religione: quanti cristiani, musulmani o induisti hanno scelto di nascere in una famiglia cristiana, musulmana o induista? Ovviamente nessuno, per lo stesso motivo spiegato prima. Quindi, siccome quasi tutti i credenti si limitano a continuare a seguire la religione tramandata dalla famiglia di nascita, ne consegue che, quasi tutti, sono diventati cristiani, musulmani o induisti per lo stesso adattamento dovuto al caso che si verifica per la lingua madre.