Rosanna Russo (RosEgypt) – Felicità
Negli occhi di chi ami c’è una silenziosa felicità.
Negli occhi di chi ami c’è una silenziosa felicità.
Vogliono tutti essere felici, ma in quanti sono disposti a fare sacrifici per esserlo? La felicità non te la regala nessuno, devi alzarti le maniche e andartela a prendere.
Per me sai cos’è la felicità? È essere amata con la stessa intensità che amo io. È abbracciare stretti, stretti i miei figli mentre mi sussurrano all’orecchio “ti voglio bene mammina”! . Ma sopratutto è, “essere capita e apprezzata delle persone che stimo e comprendo anch’io”… La felicità è anche avere nella mia semplice vita, chi illumina il mio cammino, e dolcemente riempire di gioia il mio cuore. Ecco cos’è la felicità per me!
La primavera non si trova nel tempo, la si possiede nel cuore.
L’amore sarà sempre vincente per i cuori vinti dolce è la resa all’amoroso agguato.
Siamo pieni di “vorrei”, quando basterebbe seguire un solo “voglio”, per essere davvero felici!
Poiché noi siamo fatti in modo che paragoniamo tutti a noi stessi e noi stessi a tutti, la felicità o il dolore dipendono da coloro con i quali stiamo a contatto, e nulla è più pericoloso della solitudine. La nostra immaginazione, che è naturalmente portata ad elevarsi, alimentata dalle fantastiche immagini della poesia, si crea una schiera d’esseri fra i quali noi occupiamo l’ultimo posto; e all’infuori di noi tutto ci sembra splendido e ogni persona perfetta. E questo è naturalissimo. Spesso sentiamo che ci manca qualche cosa e, proprio quel che ci manca, ci sembra di trovarlo in un’altra persona alla quale attribuiamo tutto ciò che noi pure abbiamo, e inoltre una grazia ideale. Così immaginiamo l’uomo felice. Ed esso è una creatura della nostra fantasia.
Vogliono tutti essere felici, ma in quanti sono disposti a fare sacrifici per esserlo? La felicità non te la regala nessuno, devi alzarti le maniche e andartela a prendere.
Per me sai cos’è la felicità? È essere amata con la stessa intensità che amo io. È abbracciare stretti, stretti i miei figli mentre mi sussurrano all’orecchio “ti voglio bene mammina”! . Ma sopratutto è, “essere capita e apprezzata delle persone che stimo e comprendo anch’io”… La felicità è anche avere nella mia semplice vita, chi illumina il mio cammino, e dolcemente riempire di gioia il mio cuore. Ecco cos’è la felicità per me!
La primavera non si trova nel tempo, la si possiede nel cuore.
L’amore sarà sempre vincente per i cuori vinti dolce è la resa all’amoroso agguato.
Siamo pieni di “vorrei”, quando basterebbe seguire un solo “voglio”, per essere davvero felici!
Poiché noi siamo fatti in modo che paragoniamo tutti a noi stessi e noi stessi a tutti, la felicità o il dolore dipendono da coloro con i quali stiamo a contatto, e nulla è più pericoloso della solitudine. La nostra immaginazione, che è naturalmente portata ad elevarsi, alimentata dalle fantastiche immagini della poesia, si crea una schiera d’esseri fra i quali noi occupiamo l’ultimo posto; e all’infuori di noi tutto ci sembra splendido e ogni persona perfetta. E questo è naturalissimo. Spesso sentiamo che ci manca qualche cosa e, proprio quel che ci manca, ci sembra di trovarlo in un’altra persona alla quale attribuiamo tutto ciò che noi pure abbiamo, e inoltre una grazia ideale. Così immaginiamo l’uomo felice. Ed esso è una creatura della nostra fantasia.
Vogliono tutti essere felici, ma in quanti sono disposti a fare sacrifici per esserlo? La felicità non te la regala nessuno, devi alzarti le maniche e andartela a prendere.
Per me sai cos’è la felicità? È essere amata con la stessa intensità che amo io. È abbracciare stretti, stretti i miei figli mentre mi sussurrano all’orecchio “ti voglio bene mammina”! . Ma sopratutto è, “essere capita e apprezzata delle persone che stimo e comprendo anch’io”… La felicità è anche avere nella mia semplice vita, chi illumina il mio cammino, e dolcemente riempire di gioia il mio cuore. Ecco cos’è la felicità per me!
La primavera non si trova nel tempo, la si possiede nel cuore.
L’amore sarà sempre vincente per i cuori vinti dolce è la resa all’amoroso agguato.
Siamo pieni di “vorrei”, quando basterebbe seguire un solo “voglio”, per essere davvero felici!
Poiché noi siamo fatti in modo che paragoniamo tutti a noi stessi e noi stessi a tutti, la felicità o il dolore dipendono da coloro con i quali stiamo a contatto, e nulla è più pericoloso della solitudine. La nostra immaginazione, che è naturalmente portata ad elevarsi, alimentata dalle fantastiche immagini della poesia, si crea una schiera d’esseri fra i quali noi occupiamo l’ultimo posto; e all’infuori di noi tutto ci sembra splendido e ogni persona perfetta. E questo è naturalissimo. Spesso sentiamo che ci manca qualche cosa e, proprio quel che ci manca, ci sembra di trovarlo in un’altra persona alla quale attribuiamo tutto ciò che noi pure abbiamo, e inoltre una grazia ideale. Così immaginiamo l’uomo felice. Ed esso è una creatura della nostra fantasia.