Rosanna Russo (RosEgypt) – Vita
Come pilastri della vita le mie mani cercano le tue, afferrale e non lasciarle mai.
Come pilastri della vita le mie mani cercano le tue, afferrale e non lasciarle mai.
Da tempo la notte non mi raccontava cose belle. Per troppo tempo ha cullato la mia disperazione. Ora è amica dei miei sogni, delle mie speranze. Dolcemente mi tende le sue braccia e ascolta i pensieri di una donna nuova.
La sfida sta nel non perdere la fiducia nel mondo che ci circonda. Non dobbiamo farlo, mai.
A Milano, di notte, c’è il mare. È un mare di persone che, nascoste dall’oscurità, nuotano da un locale all’altro per pescare o per farsi pescare, un po’ esche, un po’ squali disinvolti e impacciati. È un mare di guai, nelle bische volanti di Piazza Tirana, dove un dado e una pallottola rimediano sempre un buco di troppo. È un mare in burrasca alla disperata, frenetica ricerca del divertimento prima che faccia giorno. È un mare di equivoci in cui i travestiti brasiliani si spacciano per ex ballerine Oba Oba, ostentando, anziché la voce delle sirene, baritonali listini dei prezzi. È un mare che a tratti può apparire deserto e ti sembra che non ci sia in giro nessuno, ma sai che è profondo come l’oceano e, come l’oceano, abitato. È un mare in cui potersi perderti se non ci fossero le luci dei locali aperti a farti da faro, se non ci fossero finestre illuminate anche in palazzi quasi completamente addormentati, come a dirti che a Milano le case dormono con un occhio solo. E poi ci sono i fari delle auto che dragano la città per mettere a fuoco una tentazione. I buchi dei dadi, dei proiettili, delle siringhe, delle narici da dove esce muco ed entra cocaina, i buchi del corpo umano eletti a custodi del piacere della carne. Da tutti questi buchi, di notte a Milano, fuoriesce l’acqua, da tutti questi buchi, al mattino, l’acqua rientra e nessuno ha il coraggio di ricordare che a Milano, di notte, c’è il mare.
Non sappiamo mai se non stiamo mancando la nostra vita.
Nella vita non fermarti a guardare e confrontare gli altri, perché non è detto che chi sta correndo arrivi prima alla sua meta di chi ha preso la strada camminando…
Il tempo non trascorre mai invano. O ci regala qualcosa o ci toglie qualcosa.