Rossana Emaldi – Figli e bambini
Con i figli, quando non sai cosa dire, parla di te ti ascolteranno.
Con i figli, quando non sai cosa dire, parla di te ti ascolteranno.
Quanto vorrei un attimo, un solo attimo tornare bambina, dove le lacrime erano un ginocchio graffiato, dove una lacrima era asciugata da un bacio paterno! Come vorrei!
Bisognerebbe osservare il mondo con gli occhi di un bambino. Il bambino vede il bello in ciò che per noi non è nulla. In uno scarabocchio i bimbi potrebbero vedere qualcosa di bellissimo… questo perché vivono in un mondo profondo… dal quale molto spesso gli adulti fuoriescono per vivere limitatamente la superficialità di ogni cosa circostante.
Forse per la prima volta guardavo negli occhi quella somiglianza. Sentii di volerle un gran bene. Certo, l’avrei voluta diversa mamma. Appiccicosa e piena di smancerie. Ma m’amava. A modo suo m’amava. Chissà perché cresciamo col terrore, fiato sul collo, di non essere amati mai e mai a sufficienza. Quasi a non meritarlo quell’amore. Perché? Fortemente convinti di esser solo buoni a nulla, sagomati con lo scalpello della cattiveria, fucili pronti a sparar sentenze e menzogne.
Non rispondere ad una domanda con un altra domanda, perché potresti non avere nessuna delle…
Il cuore di un figlio è come una cima da scalare faticosamente, per collocare sulla sua sommità la possibilità che comprenda e perdoni i grandi errori di un genitore.
Meglio morire senza figli, che lasciarli male educati.