Rossana Emaldi – Vita
Se prendi la vita correndo troppo forte, ti perdi tutto per strada.
Se prendi la vita correndo troppo forte, ti perdi tutto per strada.
La vita mi ha insegnato tante cose, da piccola a camminare, poi man mano che crescevo mi ha insegnato che dopo una caduta ci si rialza e anche se le ginocchia sono sbucciate, arrossate, e fanno male, bruciano, non bisogna arrendersi mai; ma affrontare con determinazione la situazione che ci si pone davanti. Con il tempo, mi ha insegnato che non tutto il male vien per nuocere. Le delusioni ci servono per rafforzare il nostro carattere, le nostre debolezze, le nostre insicurezze. Le lacrime, per riscoprirci dentro, per liberare, e sfogare il nostro tormento. Il dolore, ci serve per capire che la felicità sono solo attimi che dobbiamo apprezzare e vivere al meglio. La vita mi sorprende ogni giorno, perché ogni giorno sto imparando ad amarla di più!
La realtà è l’incidente di percorso sul quale non vorremmo andare a sbattere, perché sappiamo che ci potrebbe fare troppo male (e altruisticamente parlando) potrebbe fare male anche a chi ci sta vicino.
La mente è il complemento che dota la foggia dello spirito in essere umano.
Lungo il fiume che scorre nero dalla valle all’apice del dolore, guerriero inerme, la prima e l’ultima battaglia, combatti.
È che non bisognerebbe mai immaginarsi niente molto in dettaglio, perché l’immaginazione finisce per mangiarsi tutto il terreno su cui una cosa potrebbe succedere.
Niente è più gratificante di un dare silenzioso, e nulla riempie di più chi lo riceve con discrezione.
La vita mi ha insegnato tante cose, da piccola a camminare, poi man mano che crescevo mi ha insegnato che dopo una caduta ci si rialza e anche se le ginocchia sono sbucciate, arrossate, e fanno male, bruciano, non bisogna arrendersi mai; ma affrontare con determinazione la situazione che ci si pone davanti. Con il tempo, mi ha insegnato che non tutto il male vien per nuocere. Le delusioni ci servono per rafforzare il nostro carattere, le nostre debolezze, le nostre insicurezze. Le lacrime, per riscoprirci dentro, per liberare, e sfogare il nostro tormento. Il dolore, ci serve per capire che la felicità sono solo attimi che dobbiamo apprezzare e vivere al meglio. La vita mi sorprende ogni giorno, perché ogni giorno sto imparando ad amarla di più!
La realtà è l’incidente di percorso sul quale non vorremmo andare a sbattere, perché sappiamo che ci potrebbe fare troppo male (e altruisticamente parlando) potrebbe fare male anche a chi ci sta vicino.
La mente è il complemento che dota la foggia dello spirito in essere umano.
Lungo il fiume che scorre nero dalla valle all’apice del dolore, guerriero inerme, la prima e l’ultima battaglia, combatti.
È che non bisognerebbe mai immaginarsi niente molto in dettaglio, perché l’immaginazione finisce per mangiarsi tutto il terreno su cui una cosa potrebbe succedere.
Niente è più gratificante di un dare silenzioso, e nulla riempie di più chi lo riceve con discrezione.
La vita mi ha insegnato tante cose, da piccola a camminare, poi man mano che crescevo mi ha insegnato che dopo una caduta ci si rialza e anche se le ginocchia sono sbucciate, arrossate, e fanno male, bruciano, non bisogna arrendersi mai; ma affrontare con determinazione la situazione che ci si pone davanti. Con il tempo, mi ha insegnato che non tutto il male vien per nuocere. Le delusioni ci servono per rafforzare il nostro carattere, le nostre debolezze, le nostre insicurezze. Le lacrime, per riscoprirci dentro, per liberare, e sfogare il nostro tormento. Il dolore, ci serve per capire che la felicità sono solo attimi che dobbiamo apprezzare e vivere al meglio. La vita mi sorprende ogni giorno, perché ogni giorno sto imparando ad amarla di più!
La realtà è l’incidente di percorso sul quale non vorremmo andare a sbattere, perché sappiamo che ci potrebbe fare troppo male (e altruisticamente parlando) potrebbe fare male anche a chi ci sta vicino.
La mente è il complemento che dota la foggia dello spirito in essere umano.
Lungo il fiume che scorre nero dalla valle all’apice del dolore, guerriero inerme, la prima e l’ultima battaglia, combatti.
È che non bisognerebbe mai immaginarsi niente molto in dettaglio, perché l’immaginazione finisce per mangiarsi tutto il terreno su cui una cosa potrebbe succedere.
Niente è più gratificante di un dare silenzioso, e nulla riempie di più chi lo riceve con discrezione.