Rossella Porro – Abitudine
Cosa c’è di più triste di chi giudica senza conoscere.
Cosa c’è di più triste di chi giudica senza conoscere.
Si cerca l’impossibile… e ci si accontenta sempre del possibile.
Sai perché sei ancora nella mia vita? Perché nonostante avrei dovuto farlo senza neanche pensarci…
Vattene e non tornarechiudi la portae non tentennaretaci e non mi tentareguarda innanzie non ti voltareperché se ti voltisarà tutto da rifare.
L’uomo è capace di apprendere poche cose alla volta e vede solo ciò che accade dinanzi a lui, qui e adesso; non riesce a figurarsi una serie di processi che avvengono simultaneamente, per quanto essi siano legati o complementari gli uni agli altri.
Mi piacerebbe fare ciò che voglio ma sono troppo “istituzionalizzata”, regolo la mia vita con orari… e così facendo, incateno la mia libertà.La notte, il giorno, sono solo “tempo di vita” a cui appartengo e che mi appartengono, ma debbo arrivare a prenderli e a farmi prendere, solo così… rischierò di vivere!
Gli adattamenti sono lenti cedimenti.