Leandro Mancino – Abitudine
Castigati nelle gabbie, gli uccelli, dimenticano come volare.
Castigati nelle gabbie, gli uccelli, dimenticano come volare.
Mi impongo di non abituarmi all’abitudine affinché ella non si “abitui” a me.
Cattive AbitudiniTelecomando del televisore, dell’impianto stereo, del cancello automatico, del decoder, dell’allarme, della poltrona, del lettore dvd, della telecamera, del climatizzatore…delle persone…Interruttore on-off del pc, della sveglia, della macchinetta del caffè, della luce, del telefono, del frullatore, dei fari dell’auto, della radio, del ventilatore…dei sentimenti…Circùiti moderni, precisi percorsi colorati, schede di memoria senza volto, autostrade di ricordi senza passione, corsie di elettricità senza vita, tiepida plastica infrangibile, tasti perennemente eccitati per lasciarsi indovinare distrattamente.E tu che mi sposti, mi accendi, mi chiedi, mi zittisci, mi correggi l’espressione, mi spegni ogni musica, ascolti ciò che vuoi, cambi canale se non ti piace, mi rallenti, mi riavvii, mi oscuri e mi dimentichi sotto qualche cuscino, sulla pelle solo impronte parziali.Ed è tardi. A domani. On Demand.
Si cerca l’impossibile… e ci si accontenta sempre del possibile.
Và dalla formica, o pigro, guarda le sue abitudini e diventa saggio.
Non si abbandona il vecchio percorso. Un altro non si conosce cosa nasconde.
Una buona birra mi toglie la nebbia dalla mente e mi aiuta ad entrare in…