Rossella Porro – Abitudine
La gente a volte è strana… oserei dire matta, ma da tempo ho smesso di cercare ragioni in ogni azione… optando per la semplice comprensione.
La gente a volte è strana… oserei dire matta, ma da tempo ho smesso di cercare ragioni in ogni azione… optando per la semplice comprensione.
Quel mostro, l’abitudine, che divora ogni sentimento il quale ci metta in guardia contro i malanni che s’annidano nell’abitudine stessa, si dimostra purtuttavia un angelo in questo, che riveste d’una livrea assai facile ad indossarsi anche la pratica delle azioni buone e belle.
In spiaggia arrivo sempre tardi, verso le diciotto, diciannove. Mi sdraio e vedo la gente andar via, in lontananza bambini che giocano, la risacca color arancio, lo strofinare dei ciottoli sulla battigia in perfetta armonia con il canto delle cicale, gli ombrelloni chiusi, il sole in pensiero per il mio ritardo di cinque minuti. Tranquillo, anche oggi facciamo il bagno assieme, separati dall’orizzonte, stravolti d’incanto.
Arde la penna dell’anima inquieta.
Come fai ad avere una, due, tre facce e a riconoscerti allo specchio in una…
Le cose più dolci, divenute ordinarie, perdono il loro grato piacere.
Ogni piccolo traguardo raggiunto nasconde un’insidia: spesso non si fa in tempo a goderne che se ne affaccia un altro all’orizzonte.