Anna Maria D’Alò – Abitudine
Ci si abitua a tutto, anche alla perdita di chi ti riempiva la vita.
Ci si abitua a tutto, anche alla perdita di chi ti riempiva la vita.
La tempesta che ci prende all’improvviso è specchio della propria anima in tumulto, che si vuole redarguire, sottomettere, ma sempre emerge nel nostro specchio per ritrovarci, perché ci appartiene e mostra le nostre nudità.
La paura è l’abito dismesso dal coraggio che non dimentica mai di averlo indossato.
“Ormai ti conosco” che brutte parole è come se tu mi confinassi un un angusto spazio, come se mi rinchiudessi in uno squallido standard. No! Non mi conosci, non sai, nemmeno io mi conosco, perché come scrisse qualcuno… siamo uno nessuno e centomila! A seconda di cosa proviamo e di ciò che viviamo e io vivo!
Tra il possibile e l’impossibile c’è il probabile, ma quando il probabile è accarezzato dall’impossibile avviene il miracolo.
Lo sbruffone è colui che l’ha sempre fatta franca con il dolore.
L’uomo si abitua a tutto, persino ad uccidere.