Sabrina De Donno – Cielo
Se ti soffermassi un attimo a guardare le stelle, noteresti che son miliardi, innumerevoli punti di splendore… ma solo una, una soltanto ti sembrerebbe: la più bella!
Se ti soffermassi un attimo a guardare le stelle, noteresti che son miliardi, innumerevoli punti di splendore… ma solo una, una soltanto ti sembrerebbe: la più bella!
Ed è a te notte che rivelo la mia anima, ed è a te giorno…
Ma intanto la noce [una noce di nuvola, è detto prima] aveva partorito e svolto il più nero e feroce nembo che si vedesse da un pezzo in qua. Parve che si avventasse direttamente sul campanile, unico desto in quella vasta calura pomeridiana sprovveduta, per soffocarvi la squilla. Ma lì fu respinto, inzeppato su sé medesimo come un furioso che venga a scontrar la corsa e la rabbia su due saldi pugni. Di steso ch’era, crescente ad aduggiar cielo e terra, ribollì come la risacca del mare, rifluì e impennò il suo precipizio in una colonna da sfondare il firmamento.
La speranza di alzare al cielo. Tanta gente pronta per decollare.
Il cielo di città mi piace perché puzza di basso, di uomini. Il cielo di…
Credo che se si guardasse sempre il cielo, si finirebbe per avere le ali.
Alle volte ti viene in mente il cielo… così azzurro da darti felicità immensa!