Sabrina Ducci – Sogno
Svegliarsi nel cuore della notte, scrutare e perdersi nell’oscurità, mentre, il tuo profumo e la tua presenza vengono scaraventati lontano, insieme al loro mondo di sogni sostituiti da questa strana ed inspiegabile realtà!
Svegliarsi nel cuore della notte, scrutare e perdersi nell’oscurità, mentre, il tuo profumo e la tua presenza vengono scaraventati lontano, insieme al loro mondo di sogni sostituiti da questa strana ed inspiegabile realtà!
Qualunque sia il tuo sogno chiudilo a chiave nel profondo del tuo cuore, lo riscalderà nei momenti di difficoltà. E lo farà battere forte al momento in cui volerà via libero.
A volte ci unisco gli stessi sogni.
Cosa c’è di più intimo di un sogno infranto?Una colpa inconfessata, uno sguardo d’invidia il cui ricordo ci infiamma di vergogna, un gesto sgarbato che non avremmo voluto compiere, quelle parole pesanti che annegano il cuore.Queste sono le cose intime, non certo i banali segreti maldestramente celati, né tantomeno le nostre nudità così ben esposte sulle spiagge, e nemmeno le indiscrezioni su infatuazioni e abitudini sessuali.No, le cose intime sono così personali e riservate da non farle sapere neanche al cuore, nascondendogli allo specchio gli occhi velati di pianto o un ghigno poco umano.Quelle cose che generano i peggiori rancori e i più amari rimpianti, che uccidono l’innocenza e promettono vendetta.Sono queste le cose intime che non diremmo mai a nessuno, neanche al nostro animo lacerato, neanche ad uno sconosciuto mascherato, che forse saprà delle nostre paure da poveri mortali consapevoli, si accorgerà della nostra voglia di afferrare qualcosa prima di scivolare via giù nel burrone del nulla, e forse sarà anche ignaro custode di un’emozione felice, ma mai arriverà a sondare l’abisso silenzioso della nostra intimità.
Non potrei mai attraversare il mare. Ma guardando il orizzonte mi fermo, lo fisso e cosi comincio a sognare.
Non cerco di disintossicarmi dai sogni ma resto il folle di sempre con il privilegio di non dover indossare tutti i giorni della mia modesta vita, una maschera.
Il sogno è una costruzione dell’intelligenza, cui il costruttore assiste senza sapere come andrà a finire.