Salvatore Bramante – Sogno
Spianate le vele alla tempesta e ancoratevi col cuore al sole.
Spianate le vele alla tempesta e ancoratevi col cuore al sole.
Un giorno mi sono detto: hai percepito le difficoltà di una quotidianità sempre più caotica e meno ordinata; hai definito le domande, gli interrogativi, quali spunti di riflessione che rendono almeno un senso, quando anche le risposte non potrebbero averne. Ti sei dichiarato ansiosamente tranquillo, rivelando, implicitamente, che – ormai – si può essere tranquillamente ansiosi. Hai ricordato le parole quali vecchie amiche, amiche intime, perché – in questa realtà – l’intimità, forse, ha vita nelle poche parole autentiche, vere, sincere.Hai scritto panta rei e carpe diem.Certo, tutto scorre perché la vita corre e non si ferma. Si cresce, si muta, si diventa altri e si scopre la verità. E si conosce la falsità.Lo so… crescendo il mondo ci confonde e, purtroppo, spesso perdiamo il coraggio di credere nel nostro sogno.Ma è proprio in quel momento che bisogna cogliere l’attimo.Quel sogno siamo noi.
Guardatevi intorno con attenzione e se quello che vedete non vi piace, guardate oltre: oltre non si finisce mai.E sognate, perché i sogni sono l’unica medicina che può curare la realtà e può persino guarirla.
Ho imparato che i sogni si avverano se non smetti di crederci, quando meno te l’aspetti essi arrivano.
Non ho più quella poesia che comporta l’amore e forse neanche la nostalgia dei miei tempi migliori… ogni età porta con sé nuova vita, ma la mia vita non ha più età. Mi coglie stanco e mi addormento in ricordi lontani… tu sorridimi ancora, perché mai è vano il sogno del domani.
Ciò che è possibile immaginare difficilmente contiene anche solo una briciola di ciò che accadrà davvero.
Mi ritrovo ad osservare i ricordi di noi dentro la mia mente. Mi perdo nel mondo delle illusioni, ed ogni volta sento i pensieri lasciarmi scivolare nei sogni. Qui, unico posto dove sento che tu sia esistito.
Un giorno mi sono detto: hai percepito le difficoltà di una quotidianità sempre più caotica e meno ordinata; hai definito le domande, gli interrogativi, quali spunti di riflessione che rendono almeno un senso, quando anche le risposte non potrebbero averne. Ti sei dichiarato ansiosamente tranquillo, rivelando, implicitamente, che – ormai – si può essere tranquillamente ansiosi. Hai ricordato le parole quali vecchie amiche, amiche intime, perché – in questa realtà – l’intimità, forse, ha vita nelle poche parole autentiche, vere, sincere.Hai scritto panta rei e carpe diem.Certo, tutto scorre perché la vita corre e non si ferma. Si cresce, si muta, si diventa altri e si scopre la verità. E si conosce la falsità.Lo so… crescendo il mondo ci confonde e, purtroppo, spesso perdiamo il coraggio di credere nel nostro sogno.Ma è proprio in quel momento che bisogna cogliere l’attimo.Quel sogno siamo noi.
Guardatevi intorno con attenzione e se quello che vedete non vi piace, guardate oltre: oltre non si finisce mai.E sognate, perché i sogni sono l’unica medicina che può curare la realtà e può persino guarirla.
Ho imparato che i sogni si avverano se non smetti di crederci, quando meno te l’aspetti essi arrivano.
Non ho più quella poesia che comporta l’amore e forse neanche la nostalgia dei miei tempi migliori… ogni età porta con sé nuova vita, ma la mia vita non ha più età. Mi coglie stanco e mi addormento in ricordi lontani… tu sorridimi ancora, perché mai è vano il sogno del domani.
Ciò che è possibile immaginare difficilmente contiene anche solo una briciola di ciò che accadrà davvero.
Mi ritrovo ad osservare i ricordi di noi dentro la mia mente. Mi perdo nel mondo delle illusioni, ed ogni volta sento i pensieri lasciarmi scivolare nei sogni. Qui, unico posto dove sento che tu sia esistito.
Un giorno mi sono detto: hai percepito le difficoltà di una quotidianità sempre più caotica e meno ordinata; hai definito le domande, gli interrogativi, quali spunti di riflessione che rendono almeno un senso, quando anche le risposte non potrebbero averne. Ti sei dichiarato ansiosamente tranquillo, rivelando, implicitamente, che – ormai – si può essere tranquillamente ansiosi. Hai ricordato le parole quali vecchie amiche, amiche intime, perché – in questa realtà – l’intimità, forse, ha vita nelle poche parole autentiche, vere, sincere.Hai scritto panta rei e carpe diem.Certo, tutto scorre perché la vita corre e non si ferma. Si cresce, si muta, si diventa altri e si scopre la verità. E si conosce la falsità.Lo so… crescendo il mondo ci confonde e, purtroppo, spesso perdiamo il coraggio di credere nel nostro sogno.Ma è proprio in quel momento che bisogna cogliere l’attimo.Quel sogno siamo noi.
Guardatevi intorno con attenzione e se quello che vedete non vi piace, guardate oltre: oltre non si finisce mai.E sognate, perché i sogni sono l’unica medicina che può curare la realtà e può persino guarirla.
Ho imparato che i sogni si avverano se non smetti di crederci, quando meno te l’aspetti essi arrivano.
Non ho più quella poesia che comporta l’amore e forse neanche la nostalgia dei miei tempi migliori… ogni età porta con sé nuova vita, ma la mia vita non ha più età. Mi coglie stanco e mi addormento in ricordi lontani… tu sorridimi ancora, perché mai è vano il sogno del domani.
Ciò che è possibile immaginare difficilmente contiene anche solo una briciola di ciò che accadrà davvero.
Mi ritrovo ad osservare i ricordi di noi dentro la mia mente. Mi perdo nel mondo delle illusioni, ed ogni volta sento i pensieri lasciarmi scivolare nei sogni. Qui, unico posto dove sento che tu sia esistito.