Salvatore Coppola – Abitudine
Un giorno mi fu chiesto se avevo letto il nuovo libro di… Nel modo più infelice che potevo risposi: Non ho trovato il tempo. Stavo rileggendo il mio!
Un giorno mi fu chiesto se avevo letto il nuovo libro di… Nel modo più infelice che potevo risposi: Non ho trovato il tempo. Stavo rileggendo il mio!
Quando il lupo uscirà dalla sua tana… sarà allora che tu vedrai le ombre della notte!
Potrei modificare qualcosa di me stessa, ma di te non cambierei nulla, perché è così che mi sei piaciuto, con tutti i tuoi difetti.
Non riesco a lasciarmi scivolare le cose addosso. Mi piace fingere sia così, una di quelle che “non mi vuoi più nella tua vita? Perfetto, perché io non ti volevo nella mia” ma la verità è che non lo sono. La verità è che quando qualcuno mi abbandona, non riesco a fare a meno di interrogarmi sul perché l’abbia fatto, se magari avrei potuto fare qualcosa per impedirlo, se, se, se… Non ci riesco proprio a fregarmene, magari mi sembra sia così; ma poi arriva la sera e tutto mi piomba addosso come un enorme macigno sul cuore e posso solo ripetermi “devo andare avanti; e in un modo o l’altro ci vado. Brutta malattia, la fragilità.
Non temo il giudizio degli altri, sopratutto da chi non ha nulla da insegnarmi.
Di cosa bella il valore aumenta, ma con poca considerazione del possessore.
La gente ha il vizio di sparire, e la brutta abitudine di riapparire.