Salvatore Raimondo – Tristezza
E durato poco più di un attimo quel filo magico che ci faceva sentire vicini ma un attimo fatto di felicità e verità, ma poi come per mistero, quel filo si è dissolto nell’aria e quell’attimo, non esiste più.
E durato poco più di un attimo quel filo magico che ci faceva sentire vicini ma un attimo fatto di felicità e verità, ma poi come per mistero, quel filo si è dissolto nell’aria e quell’attimo, non esiste più.
La solitudine è malinconia senza voce.
Non passa niente, non si supera niente, si mette solo da parte il dolore e si va avanti sperando di non provarne più, il dolore passerà ma la ferita che lascia è indelebile, non esistono cose che possano cancellare i segni del passato.
Quando sono triste ascolto canzoni tristi, sento il bisogno di accomunarmi a chi esprime la mia stessa tristezza, per condividerla. Solo così riesco a consolarmi e a superare il mio dolore, e solo dopo questa comunione posso ripartire, sapendo che la mia allegria da quel momento in poi me la sarò guadagnata e sarà sincera, proprio perché ha attraversato il valore della tristezza. Ho provato ad ascoltare solo cose allegre quando sono triste, ma mi sento uno che fugge, quasi un vigliacco.
Si impara a sorridere davvero quando dopo le lacrime comincia una rinascita interiore che ti fa vedere il mondo e le persone con occhi diversi. Soprattutto; certe persone.
Arriva di notte, accompagnata dal silenzio che circonda la mia vita. Ritorna come ha sempre fatto nei momenti più duri, si siede accanto a me e mi osserva per poi riprendere il suo posto nel mio cuore… Lei… il suo nome è Solitudine… il suo abbraccio è gelido.
Solo al contatto col dolore, sveliamo le nostre debolezze.