Salvatore Riggio – Morte
La Morte non è altro che l’epifora dell’anafora riguardante la Vita.
La Morte non è altro che l’epifora dell’anafora riguardante la Vita.
L’unica certezza al mondo non è la Morte e neppure il Vento, ma semplicemente un soffio, che nel nostro vocabolario terreno è chiamato Cambiamento.
Non fingere di essere qualcun altro per far sì che la persona che ami si possa innamorare di te. Se ciò dovesse accadere renditi conto almeno che non sei te ad essere amato ma l’immagine che ti sei creato.Passeranno giorni, settimane… forse mesi, ma arriverà il giorno in cui essa ti dirà che sei cambiato, che non sei più colui che ha conosciuto. La realtà dei fatti è che inevitabilmente e senza badarci tu hai posato via e accantonato quella falsa immagine di te, perché pensavi che essa ormai fosse tua, che non ti sarebbe più sfuggita. Rivelando così il tuo vero te stesso, forse non ti amerà più. Anzi, essa non lo ha mai fatto.
Cerco sempre di spiegarmi il perché qualcuno se ne vada dal mondo, muoia, in una maniera o nel altra,. e sono arrivato alla conclusione che non sono le persone più belle che se ne vanno, ma quelle che potrebbero cambiare il mondo ma non l’hanno ancora fatto. Al di là del dolore e della commozione, c’è il riconoscimento, di quanto fatto e di cui non conosciamo veramente tutto. Come se fosse il dolore più puro, seppur egoistico, che ci voglia far ristringere quel corpo, magari quell’anima…
La vita è un desiderio, che ci inganna lungo il cammino. Conducendoci delusi a una certa fine.
Funerea falce nell’infinito ventre oscilla sul capo dei condannati a vita.
Non ti uccide solo una malattia, un incidente, la droga, o l’alcol, anche chi senza pietà illude chi ha un core sensibile.