Salvo Incardona – Stati d’Animo
Spesso rendono più forti le assenze piuttosto che le presenze.
Spesso rendono più forti le assenze piuttosto che le presenze.
L’oscurità della sera spande le sue grandi braccia su tutto ciò che ci circonda, come a voler coprire tutto e nasconderlo alla nostra vista per accoglierci nell’immensa calma del sonno, notturno, e dei sogni che popolano le vie della nostra mente più profonda.
Sono instabile e metereopatica, una grande scassa spippole per intenderci. Sono impulsiva e capricciosa, a volte bimba o pasticciona… ma non perdo mai la mia corona. Sono una principessa scalza… e di bellissimo ho il cuore, i sogni e il sorriso.
Spesso le parole non danno il giusto significato e valore a ciò che vuole esprimere il cuore.
Voglio solo stare bene. Smettere di piangere di nascosto e non dover essere necessariamente forte. Vorrei cadere in un abbraccio dove poter piangere liberamente. Senza dovermi preoccupare di essere giudicata, di essere ritenuta stupida e infantile. Vorrei solo un po’ di dolcezza e amore ma di quello sincero e non uno dei tanti copioni già recitato. Perché io non voglio film ma realtà!
Ti ho dato la chiave del mio cuore e, se sei qui, sei anche nel mio cuore. Rispettalo, amalo, non chiede altro e se non ci riesci vai via, ti voglio bene lo stesso, e apprezzo che tu abbia rispettato questo cuore, che ha tanto sofferto.
Vorrei sempre scorgere un’apertura verso inusitate strade che conducono a spazi mentali senza orizzonti e non sentirmi costretta nei tortuosi vicoli ciechi del quotidiano. Vorrei potermi ritrovare, un giorno, così per caso, come un essere che si dispieghi nella sua incontrastata pienezza, senza separazioni, né confini. Ma è nel silenzio che scorgo l’albeggiare del mio sole, quel sole che mostra l’essenza senza veli e ti dà la forza, nell’afflizione, di comprendere che questa nostra realtà non è altro che una mappa di uno smisurato territorio. Basta, a volte, sentire che il succedersi del tempo non cambia una realtà di per sé immutabile. Non è facile immaginarsi come puntini in un universo quando vedi solo te stesso come universo e tutto il resto puntini.