Samantha Avvelenata – Speranza
Sbaglio sempre i tempi con la speranza io.
Sbaglio sempre i tempi con la speranza io.
Ho solo bisogno di sapere che se anche oggi è buio, domani il sole risplenderà ancora. Sapere che se non mi senti con la pelle, mi trovi dentro i tuoi pensieri. Sapere che se non sarà oggi, domani o tra una settimana, le tue mani mi accarezzeranno ancora e sentirò ancora il sapore delle tue labbra. Non sarà oggi. Non sarà domani. Ma tu non dimenticarmi.
Quello che fa male va rimosso. Un po’ come un dente cariato. Io non me ne vado, resto. Mi limito a rimuovere chi mi fa, volontariamente o meno, del male. Perché se un dente può meritare di essere salvato ad ogni costo tu, invece, no. Pensa, sei più inutile di un dente fallato. Ed è tutto dire.
Continuo a leggere quel grazie, sai mi fa piangere, eppure è un grazie! Ma con tanta freddezza, un grazie che non dice grazie, un grazie di convenienza e di parvenza, un grazie di circostanza, un grazie tanto per dirlo o meglio tanto per scriverlo, perché è facile rispondere con un grazie e tutto finisce là. Ti sei messo a posto la coscienza, ci spero sempre io perché grande è il mio amore per te, e mi accontenterò anche di quel grazie che non è grazie.
Sperare di piacere a qualcuno può essere come sperare di vincere la lotteria senza comprarne il biglietto.
Per ognuno di noi esiste una stella più luminosa delle altre che ci protegge e ci aiuta a non perdere la speranza in quei momenti in cui tutto sembra andare per il verso sbagliato.
La speranza è la condanna dei disperati!