Samuel Beckett – Destino
Che cosa so del destino dell’uomo? Potrei dirvi di più a proposito dei ravanelli.
Che cosa so del destino dell’uomo? Potrei dirvi di più a proposito dei ravanelli.
Sono passato per luoghi dove neanche la speranza di vivere c’era più, ho conosciuto persone il cui ultimo pensiero era quello di amare, ho visto negli occhi di molti la paura di essere se stessi. Il destino si disegna man mano in un vortice di casualità, la loro interazione ci rende diversi.
Fino a quando sognerai non sarai mai vecchio, perché la tua vita è protesa a guardare avanti.
Più tardi, a scuola, era lei che riusciva dove fratelli e cugini fallivano, a lei il maestro invariabilmente chiedeva di fornire la spiegazione corretta. Non solo leggeva, la leggeva il Libro Sacro. Non si accontentava di dire semplicemente ciò che pensava, ma si misurava con l’opinione generale per plasmarsi, come una stella cadente affrontava le tenebre inespicabili per definirsi. E guai a quelli che contraddicevano la sua lettura dell’universo; guai a chiunque cercasse di discutere la sua interpretazione dell’eternità, perché lei demoliva i loro argomenti senza preoccuparsi della loro umiliazione. Era insopportabile. Quando i suoi cugini protestavano contro la sua spietatezza, lei si meravigliava. Non preferite la verità al vostro orgoglio? Chiedeva spalancando gli occhi.
Le tempeste della vita distruggono solo quello che non si basa su solide volontà.
Anche chi è davvero puro interiormente deve a volte sporcarsi con lo sterrato del fuori strada,per sentire il mal’odore dell’invidia,per sentire le urla degli iracondi,per guardare in faccia l’avarizia… più totale,affinché possa desiderare di tornare in carreggiata e continuare onestamente la sua esistenza…
Ho fatto chilometri nel percorso della mia vita, ma la strada ancora non la conosco.