Samuele Bersani – Figli e bambini
Quindi figlio unico giocavo a palla da solo contro il muro e qualche volta paravo, avevo anche una mania: provavo a sentirmi sempre libero.
Quindi figlio unico giocavo a palla da solo contro il muro e qualche volta paravo, avevo anche una mania: provavo a sentirmi sempre libero.
Mi sono sposata con Raimondo perché era l’unico in tutto l’orizzonte che mi potesse dare un figlio, fidandomi.
Quanta naturalezza nei modi dei bambini: se solo gli adulti li prendessero un po’ più ad esempio, sarebbe tutto molto più semplice.
Ti aspetterò…ti aspetterò con le mani rivolte al cielo, gli occhi pieni di lacrime… sappi che quando arriverai, mi farai vivere un’emozione nuova, ma provata prima, sarai tu a donarmi quella felicità che sto cercando.
Ci sono attimi di rabbia in cui urleresti, anzi che urli, ma dura poco. Una carezza e ritorni lì ad essere ancora la mamma che pulisce, che lava, che stira e che farebbe di tutto per i propri figli, perché loro sono più preziosi, della tua stessa vita.
Ho visto una bambina insegnare ad un adulto come vivere. Con occhi lucidi mi sono soffermato a riflettere, quanta saggezza in quella ingenuità, con quanta dolcezza i bambini ci prendono per mano e arrivano facilmente alla parte migliore di noi. Ho imparato una lezione che nessun laureato potrà mai darmi.
Era un mio dovere crescere i miei figli al meglio delle mie possibilità. Loro non hanno obblighi nei miei confronti.